Governo: Letta alla Camera, sì a prima fiducia. "Stop a rata Imu di giugno"


ROMA - Dopo aver incassato la fiducia alla Camera con 453 si, il nuovo esecutivo attende il via libera di Palazzo Madama. Le comunicazioni del presidente del Consiglio Enrico Letta nell'Aula del Senato sono previste questa mattina alle 9.

La tabella di marcia prevede un dibattito di due ore con la replica del premier Letta alle 11 circa. Seguono le dichiarazioni di voto dei gruppi parlamentari. La prima chiama è attesa alle 13.

Il Governo di Enrico Letta ieri ha incassato la fiducia alla Camera con 453 sì, 153 no e 17 astenuti. I presenti sono stati 623, i votanti 606 e la maggioranza richiesta era di 304 voti. Domani il Governo si presenterà in Senato per ottenere anche da Palazzo Madama la fiducia.

Il neopresidente del Consiglio ha presentato in precedenza il suo programma. L'Imu, l'Iva, il lavoro, le riforme, i giovani, la crescita sono nella sua agenda.

Quando Letta ha terminato il suo discorso tutti i deputati degli schieramenti che sostengono il governo, soprattutto Pd e Pdl, si sono alzati in piedi per battere le mani. Sono restati invece immobili al proprio banco i parlamentari del Movimento 5 Stelle, quelli di Sel e parte dei parlamentari del Carroccio. Subito dopo l'applauso, il primo a congratularsi con Enrico Letta, andando ai banchi del governo a stringergli la mano, è stato Beppe Fioroni.

In corso il dibattito. Dopo le 18 ci sarà la discussione generale. Dalle 20 circa l'appello nominale e il voto di fiducia che arriverà dopo le 21.

Il premier sara' domani 30 aprile a Berlino dalla cancelliera Angela Merkel. Letta sara' ricevuto con gli onori militari. Dopo il saluto alle 17.30, e' previsto un un colloquio in un piccolo gruppo, e una conferenza stampa alle 18. E giovedì prossimo il premier sarà a Bruxelles, dove incontrerà il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso "a colazione". Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha chiesto nel suo discorso alla Camera di sospendere il pagamento della rata di giugno dell'Imu

Di certo non avrebbe mai immaginato che il suo discorso potesse essere "condizionato" da un drammatico evento di cronaca: l'attentato di ieri ai Carabinieri davanti Palazzo Chigi ha infatti costretto il presidente del Consiglio a stravolgere la bozza a cui aveva messo mano il suo staff.

Letta non si rivolge soltanto all'emiciclo di Montecitorio, ma lancia messaggi precisi al Paese, a cominciare dalla 'pacificazione politica' e dall'emergenza economica. Secondo le poche notizie che trapelano da Palazzo Chigi, il premier pronuncia un discorso politico, in cui si impegna ad una riduzione della pressione fiscale e chiede al Parlamento una nuova delega.

Il presidente del Consiglio incaricato, Enrico Letta, pronuncera' alle ore 15 (in diretta tv) in Aula alla Camera il suo discorso programmatico. In queste ore il premier si sta dedicando alle ultime limature del suo atteso intervento.
 
Senza dubbio il politico Pd non avrebbe mai immaginato che il suo discorso potesse essere "condizionato" da un drammatico evento di cronaca: l'attentato di ieri ai Carabinieri davanti Palazzo Chigi ha infatti costretto il presidente del Consiglio a stravolgere la bozza a cui aveva messo mano il suo staff.


LETTA A M5s, SCONGELATEVI FAREMO RIFORME - ''Sono rimasto colpito e dispiaciuto del fatto che i partiti non della maggioranza non abbiano ripreso alcun riferimento alla 'Costituente': la rilancero' perche' sono sempre piu' convinto di quello 'scongelatevi' perche' le riforme dobbiamo farle insieme'': sono le parole di Enrico Letta.

 'Sono state sbagliate - ha aggiunto - le riforme fatte a maggioranza semplice''.


"La direzione sembra quella giusta. Scatta ora la prova dei fatti” - Il Consigliere Regionale PDL Saverio Congedo ha diffuso la seguente nota: “Non c’è dubbio che il Governo-Letta presenti apprezzabili novità, non soltanto nella composizione politica, ma anche nella compagine dei Ministri. Non gli si possono negare né un radicale rinnovamento né una consistente presenza femminile, che sono già per sé una prima risposta positiva alla domanda di cambiamento espressa dai cittadini.
Quanto ai contenuti, vanno meglio chiariti nel dettaglio gli impegni per il rilancio dell’economia e la creazione di posti di lavoro, l’allentamento della pressione fiscale e dell’oppressione burocratica nonché per una profonda riforma del nostro assetto istituzionale, ma non si può non riconoscere che la direzione sembra essere quella giusta e da noi sollecitata. Ciò detto, scatta ora la prova dei fatti. Quella decisiva, sulla quale è nostro diritto e dovere essere coerenti e rigorosi”.


di Nicola Zuccaro - Massimo Bray, Mario Mauro e Gaetano Quagliarello. C'un pezzo di Puglia nel Governo Letta che sarà pienamente operativo dopo la fiducia ottenuta dalle 2 Camere. A rappresentare le origini completamente pugliesi sono Massimo Bray e Mario Mauro.

A Massimo Bray, nato a Lecce, è stato assegnato il Dicastero dei Beni Culturali per l'esperienza maturata come Presidente dell'Istituto Treccani. E' stato eletto nelle ultime Politiche con le liste del Pd.

L'altro pugliese doc è Mario Mauro. Nato a San Giovanni Rotondo è stato scelto quale Ministro della Difesa. La pattuglia pugliese del Governo Letta è completata da Gaetano Quagliarello. Pur essendo nato a Napoli, il Neo Ministro per le Riforme è cresciuto a Bari al seguito di suo padre che durante gli Anni '70 ricoprì la carica di rettore dell'Ateneo barese.

Mario Mauro e Gaetano Quagliariello sono accomunati dalla recente esperienza quirinalizia per la presenza nella Commissione dei 10 saggi varata 1 mese fa dal rieletto Capo dello Stato Giorgio Napolitano.