“L'Udc volta pagina e prepara il congresso nazionale”
BARI. “Per imprimere una svolta all’Udc e ripartire occorrono scelte maggiormente condivise, ma soprattutto occorre parlare un linguaggio nuovo che sia più vicino ai problemi reali della gente”.Lo ha detto il presidente del Gruppo Udc alla Regione Puglia, Salvatore Negro, nell’incontro tenuto oggi a Roma tra i vertici nazionali del partito, i segretari e capigruppo regionali con i quali, per volontà del segretario e del presidente nazionale, sarà condivisa la guida del partito fino alla celebrazione del prossimo congresso nazionale previsto per fine giugno.
“È stato un incontro partecipato, con interventi molto appassionati - ha sottolineato il capogruppo Udc -. È emersa la volontà di coinvolgere sempre più la base. Il nostro impegno immediato è quello di lavorare alla formazione delle liste per le prossime amministrative e di essere presenti con il nostro simbolo in tutti i Comuni con una popolazione superiore ai 15.000 abitanti”.
Nel suo intervento, il presidente Negro, ha chiesto un rinnovamento del partito a cominciare dal linguaggio: “Dobbiamo rivolgerci agli italiani parlando dei loro problemi, in particolare della disoccupazione giovanile, del diritto allo studio, del sostegno alle imprese e alle famiglie, della revisione del patto di stabilità interno. È assurdo che gli Enti locali, pur avendo i soldi in cassa, non possano pagare i loro debiti nei confronti delle imprese creditrici che nel frattempo chiudono e lasciano per strada migliaia di lavoratori e le loro famiglie. Anche la sanità deve rientrare tra le priorità dell’Udc: abbiamo il dovere di sostenere il diritto alla salute, soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione”.
Sul piano politico, il presidente Negro ha invitato l’Udc ad aprirsi e a cercare alleanze sui territori per il governo degli enti locali. “Non è più pensabile – ha sottolineato – fare proposte politiche in solitudine, che sacrificano tanti amici ed impediscono di creare una nuova classe dirigente”. Infine, il capogruppo pugliese ha detto “no a candidature calate dall’alto”, chiedendo “una maggiore partecipazione dei dirigenti locali nella scelta dei candidati e nella composizione delle liste, a tutti i livelli di governo”.
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