Marò: competenza resta agli 007

NEW DELHI - La suprema Corte di New Delhi ha deciso oggi di lasciare la decisione al governo indiano di come condurre le indagini sul caso dei Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. E' quanto ha appreso l'Ansa sul posto.

Siccome il governo aveva già incaricato la polizia antiterrorismo Nia di investigare sul caso, la competenza rimane a questo organismo. I giudici hanno detto che dovrà agire nel più breve tempo possibile. Intanto i legali dei due maro' decideranno su un eventuale ricorso contro la decisione con cui la Corte Suprema indiana ha confermato l'affidamento delle indagini alla polizia anti-terrorismo (Nia), soltanto una volta appreso a quale normativa quest'ultima fara' riferimento.

"La pronuncia stabilisce che del caso continuera' a occuparsi la Nia, ma vediamo prima quali capi d'accusa saranno formulati a carico dei due maro'", hanno affermato fonti del collegio difensivo.

"Sara' questo a determinare la nostra linea di condotta", hanno aggiunto. Roma aveva contestato la giurisdizione dell'anti-terrorismo indiano proprio perche' era stata invocata una legge del 2002 in materia di sicurezza marittima, che prevede la pena di morte per atti terroristici o di pirateria coinvolgenti navi battenti la bandiera indiana, come il battello a bordo del quale si trovavano i due pescatori il cui omicidio a colpi di arma da fuoco e' attribuito a Latorre e Girone.