San Severo: approvato il piano per reprimere corruzione e illegalità nel Comune

SAN SEVERO(Fg). Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il piano triennale per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità. Si tratta di un provvedimento chiesto dal Ministero per evitare fenomeni di illegalità all’interno della macchina amministrativa. Il regolamento contiene codici comportamentali di cui l’amministrazione comunale si doterà per prevenire fenomeni di illegalità. In più è prevista una posizione più stringente su appalti e servizi, con il monitoraggio dei passaggi degli appalti e dei subappalti, approfondirà gli aspetti relativi a dove si forniscono le aziende e con quanta frequenza, così come dovranno essere controllati i titolari delle aziende. Durante l’assise si è anche discusso della macchina burocratica locale. “Gente poco attenta all’interesse generale – spiega il capogruppo dell’Adc, Ciro Persiano –, non esiste solo in politica, ma anche nella macchina amministrativa. La politica dà solo l’indirizzò politico ma sono i funzionari che guidano la macchina amministrativa. Noi amministratori, invece, di fare il nostro lavoro dobbiamo star dietro ai dipendenti che una volta hanno mal di testa, un giorno non gli va di lavorare, un giorno stanno in ferie e non spesso non li trovi al loro posto. Abbiamo rischiato di perdere finanziamenti importanti a causa di disattenzioni da parte della struttura. Ma ora basta. Presto inizieremo a denunciare all’opinione pubblica nomi e cognomi di chi lavora e di chi non lavora. E, se gli obiettivi non vengono raggiunti non è colpa dei politici”. Dello stesso avviso è anche il sindaco Gianfranco Savino, che auspica che il piano possa essere, qualora ce ne fosse bisogno da stimolo alla macchina burocratica. “Se tutti i dipendenti e tutti gli amministratori – aggiunge il sindaco –, svolgessero il loro lavoro con serietà e professionalità non ci sarebbe bisogno di questi strumenti. Ma poiché non sempre è così, è bene che vengano in soccorso degli amministratori questi strumenti di controllo”. Dall’opposizione è arrivato l’invito ad estendere i principi del piano approvato anche alla politica, a partire dalla creazione delle liste per le prossime amministrative. Secondo il consigliere comunale dell’Udc, Antonio Demaio, inoltre, non dovrebbero candidarsi i politici che hanno parenti che lavorano per conto dell’Ente.