di Nicola Zuccaro.
Un Bari caparbio, prevale su uno Spezia mai domo, conquistato tre punti d'oro lungo il cammino che la separa dalla certezza della matematica salvezza. L'inizio della gara non si rivela dei più facili per i Galletti con lo Spezia che sin dal 1' impegna Lamanna. Sarà una delle tante parentesi di un match nel corso del quale gli uomini di Cagni alteneranno una faticosa fase difensiva alle incursioni che metteranno a
dura prova la retroguardia biancorossa. Spinto da circa 10.000 spettatori, il Bari cerca ripetutamente il goal che arriverà al 34'. Ghezzal servito da Caputo, disegna un diagonale per Sciaudone che con freddezza
realizza il momentaneo vantaggio. Le parti si invertono nel primo quarto d'ora della ripresa. Dopo che al 9' Okaka, ex di turno, manca il pareggio con un colpo di testa a pochi passi da Lammana e terminato alto sopra la traversa, Irrati di Pistoia concederà agli ospiti la punizione che riapre la gara. Porcari soprenderà al 16' Lamanna su un calcio piazzato che rilancerà lo Spezia a cercare il sorpasso. Okaka, sciuperà lungo la linea di porta una preziosa occasione. Goal sbagliato, goal subìto e 2' più tardi il Bari raddoppia. Fedato devia di testa un tiro cross di Ghezzal beffando l'esperto estremo difensore spezzino Guarna. Al tripudio sugli
spalti si alternerà la paura per un possibile pareggio spezzino con Lamanna che al 93' bloccherà in due tempi una conclusione di testa firmata Antenucci suggerita da un cross di Madonna. Sarà l'ultima emozione prima del triplice fischio di una gara che il Bari doveva assolutamente vincere per evitare di dover affrontare la partita della vita contro i prossimi avversari del calibro di Novara, Cesena e Grosseto.