Squinzi, imprese disperate. Arriva sblocco 40 mld debiti P.A.
ROMA. Arriva in giornata, all'esame del Consiglio dei ministri, il decreto legge che prevede lo sblocco di 40 miliardi in due anni per i pagamenti dei debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Tramonta definitivamente l'anticipo dell'aumento delle addizionali regionali Irpef: cosi' come gia' anticipato ieri e confermato in mattinata a poche ore dalla riunione del Cdm, si tratta di una soluzione che al momento non viene considerata "percorribile" dagli ambienti dell'Economia. Un'ipotesi bocciata dai leader di Cgil, Cisl e Uil.La bozza circolata prevede che i pagamenti dei debiti contratti dagli enti locali vengano esclusi dai vincoli del patto di stabilita' per un importo complessivo di 5 miliardi di euro. E' prevista inoltre l'istituzione di un Fondo per assicurare liquidita' a quegli enti che non possono far fronte ai pagamenti dei debiti per mancanza di liquidita'.
Per i responsabili degli enti locali inadempienti sono previste sanzioni pecuniarie. Condizione questa richiesta anche dalla risoluzione parlamentare unitaria di tutte le forse politiche votata ieri all'unanimita' che consentira' nel pomeriggio all'esecutivo di licenziare il decreto. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi chiede "un segnale forte per poter pensare a una ripartenza dell'economia reale del Paese", perche' "c'e' un senso di disperazione che sta affliggendo tanti imprenditori". I sindacati bocciano il ritocco dell'Irpef.
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