Tares, al Senato mozione di 12 senatori PdL. Consiglio regionale chiede rinvio

BARI. Unanime consenso del Consiglio regionale in favore un ordine del giorno con il quale si impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale a chiedere al Consiglio dei ministri e al Parlamento nazionale il rinvio al 2014 della TARES, che inciderà pesantemente sulle famiglie e sulle aziende italiane e chiedere di stabilire i termini degli stanziamenti ai Comuni per la definizione dei bilanci di previsione per l’anno in corso”.
Proposta dal Presidente dell’Assemblea pugliese, Onofrio Introna, l’iniziativa è ritenuta opportuna e consigliabile per la difficile crisi in cui versano le famiglie e per scongiurare l’ingorgo fiscale che si verificherà in estate, con le scadenze ravvicinate, tra giugno e luglio, di numerosi obblighi tributari.
PDL PRESENTA MOZIONE - La tassa comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares) sta per entrare in vigore con tutte le sue contraddizioni e rischia di diventare un peso insostenibile per milioni di contribuenti già provati dagli effetti recessivi di interventi introdotti per far fronte alla crisi contingente, ma che di fatto hanno paralizzato e impoverito famiglie e imprese.
Proposta dal Presidente dell’Assemblea pugliese, Onofrio Introna, l’iniziativa è ritenuta opportuna e consigliabile per la difficile crisi in cui versano le famiglie e per scongiurare l’ingorgo fiscale che si verificherà in estate, con le scadenze ravvicinate, tra giugno e luglio, di numerosi obblighi tributari.
PDL PRESENTA MOZIONE - La tassa comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares) sta per entrare in vigore con tutte le sue contraddizioni e rischia di diventare un peso insostenibile per milioni di contribuenti già provati dagli effetti recessivi di interventi introdotti per far fronte alla crisi contingente, ma che di fatto hanno paralizzato e impoverito famiglie e imprese.
Per questo, il sen. del PdL Luigi d’Ambrosio Lettieri, insieme ai colleghi di partito Amoruso, Caliendo, Perrone, Bruno, Tarquinio, Cassano, Iurlaro, Mandelli, Galimberti, Liuzzi e Bruni hanno presentato una mozione urgente che impegna il Governo su tre opzioni: abrogazione della Tares, slittamento al 2014, o ridefinizione delle scadenze temporali relative alle rate di pagamento. Nello specifico, i senatori del PdL impegnano il Governo a:
1) promuovere l'adozione, con la massima urgenza, di apposite misure finalizzate ad abrogare l'art. 14 del decreto legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011, consentendo a ciascun Comune di applicare il previgente sistema di tassazione dei rifiuti urbani, riservando a successivi provvedimenti una possibile sostanziale revisione della disciplina del tributo in questione, finalizzata anche al contenimento della pressione fiscale a carico dei cittadini;
2) prevedere, in caso di mancata abrogazione delle norme, un differimento al 1° gennaio 2014 per l'entrata in vigore delle disposizioni relative alla Tares, di cui all'articolo 14 del citato decreto-legge n. 201 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011;
3) o, infine, in caso di mancato differimento della data di entrata in vigore della Tares, prevedere l'adozione di specifiche misure volte a definire la scadenza temporale delle tre rate di versamento del tributo, evitando che, alla data del 1° luglio 2013, i contribuenti debbano provvedere al versamento contestuale di due rate della Tares.
“La disciplina relativa alla Tares, a seguito delle modifiche introdotte con la legge di stabilità per il 2013 e con il decreto-legge n. 1 del 2013, evidenzia alcune contraddizioni che richiedono un'attenta ed approfondita valutazione e l'adozione di urgenti interventi correttivi”, si afferma nella mozione, “In relazione alle scadenze collegate ai versamenti della Tares per l'anno 2013, emerge in tutta evidenza la necessità di definire, con maggiore certezza, l'articolazione e la scadenza delle rate, che, nell'attuale formulazione, rischiano di essere accorpate in due sole scadenze, con conseguente ulteriore aggravio per i contribuenti”.
Non solo. “Lo slittamento della prima rata del versamento della Tares al 1° luglio 2013”, sottolineano i senatori del PdL, “ non è coerente con l'impianto normativo della Tares, che impone la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento. In assenza di adeguati correttivi non è verosimile che i pagamenti dovuti ai gestori del servizio di igiene urbana possano procedere con normale cadenza, in assenza dei flussi finanziari derivanti dalle prime due rate del tributo, tradizionalmente incassate nel corso del primo semestre dell'anno”.
Inoltre “il comma 23 dell'articolo 14 del citato decreto-legge n. 201 del 2011 ha una formulazione generica che rischia di generare un possibile contenzioso che potrebbe minare il fondamento stesso del prelievo. Si prevede che il piano finanziario annuale del servizio di gestione dei rifiuti urbani, presupposto essenziale per la determinazione delle tariffe per la componente rifiuti del tributo, sia approvato 'dall'autorità competente' senza individuarla con certezza”.
Di qui la necessità e l’urgenza di intervenire drasticamente e senza indugi.
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