Alfano a Bari, un vertice dall'esito annunciato

di Nicola Zuccaro - Un Comitato Nazionale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica dall'esito annunciato. Potrebbe essere il titolo di un film ma in realtà è quanto ha garantito il Ministro degli Interni con l'invio di 146 uomini. Troppo poco per l'emergenza criminalità che, a distanza di tre giorni dal triplice omicidio al Rione San Paolo, assume sfumature sempre più inquietanti per l'intera città di Bari.

Il nostro giornale ribadisce che la lotta alla criminalità va affrontata non solo in termini quantitativi ma anche e sopratutto qualitativi. In particolare si dovranno rivedere le tecniche investigative e gli apparati di intelligence, forse ritenuti da non poco tempo vetusti.

Rafforzare la presenza sul territorio delle forze dell'ordine va bene ma non è tutto. Occorre lavorare anche sul versante della prevenzione, scoraggiando le giovani generazioni quale facile preda per la manovalanza e studiare, con opportuni strumenti, la capacità di infiltrazione della criminalità organizzata, nei settori della vita commerciale e sociale della città.

Una valutazione che resta sempre attuale e che lo diventa ancor di più quando la si scrive sulle colonne del giornale in occasione del ventunesimo anniversario della Strage di Capaci in cui perì Giovanni Falcone ovvero colui che per primo pensò la Procura Antimafia quale soggetto moderno e specialistico per la lotta contro le mafie e le criminalità organizzate.

Per una Città come Bari - sede dell'Agenzia per la Lotta non repressiva alle mafie - questo provvedimento rappresenta il classico zuccherino che addolcisce l'amaro in bocca.