Strage Sannicandro, sotto esame tabulati e conti


BARI - I carabinieri, quest'oggi, dalla villa di Sannicandro di Bari, dove venerdi' scorso e' stata sterminata la famiglia Piccolo hanno portato via cartoni pieni di documenti, lettere e oggetti che potrebbero tornare utili alle indagini. Per ricostruire gli ultimi giorni di vita del nucleo familiare sono stati acquisiti anche i tabulati telefonici e saranno effettuati controlli sui conti correnti bancari. Gli inquirenti, pero', sembrano escludere l'ipotesi che la tragedia possa essere stata generata da problemi economici. Per tutta la giornata, sono stati ascoltati decine di testimoni, tra parenti, amici e conoscenti.

Le autopsie sui corpi dei quattro componenti della famiglia Piccolo (Carmelo Piccolo, 55 anni, farmacista, la moglie Maria Chimienti, farmacista e vicesindaco del paese, il figlio Claudio, 24 anni, e la figlia Letizia, 19). La Procura di Bari ha affidato gli incarichi per gli accertamenti autoptici ai medici legali Vito Romano e Giancarlo Divella.

L'autopsia sul corpo del 24enne Claudio sara' eseguita in mattinata nell'istituto di medicina legale del Policlinico, quelle sui corpi degli altri tre, invece, morti tra il primo pomeriggio di venerdi' (le due donne) e le 22 (Michele Piccolo), gli esami saranno effettuati nel pomeriggio nell'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti. Il magistrato inquirente, Angela Morea, ha disposto, inoltre, gli accertamenti tossicologici sul padre, per stabilire con certezza se prima di gettarsi in piscina e annegare abbia assunto farmaci per stordirsi. All'uomo e' stato fatto l'esame dello stub per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo che confermerebbero l'ipotesi che sia stato lui a sparare prima di suicidarsi. Le autopsie saranno fondamentali per accertare innanzitutto l'ora dei decessi.