Intervista a Scanderbraus (Lorenzo Maggiani) dei Taurina Bros



di Daniele Martini - Intervista del Giornale di Puglia al noto rapper Scanderbraus (Lorenzo Maggiani) dei Taurina Bros.



D. E' uscito in questi giorni il vostro primo album dal titolo "Viaggio famelico". Come nasce l'idea di questo album e come mai questo titolo?

R. "Viaggio famelico" è la conclusione di ciò che abbiamo iniziato con Darius nel 2007 quando eravamo un duo rap nella compagine dell'hip hop toscano. Poi, da lì, abbiamo fatto un percorso tra varie produzioni locali in giro tra Liguria e Toscana che non hanno portato a delle soddisfacenti produzioni; l'anno scorso, nel 2012, abbiamo completato la formazione dei Taurina Bros con Matteo che è il nostro terzo elemento.

Il viaggio famelico, quindi, fondamentalmente prende il nome da una traccia che poi ha dato il nome all'album. Questo 'viaggio', alla fine, consiste in quella fame necessaria per poter arrivare a un obiettivo che è quello che di realizzare un disco, oppure può essere interpretato anche come le situazioni assurde della vita che si presentano quotidianamente. Noi abbiamo voluto dare un colore ironico senza diventare troppo seri ed abbiamo usato questa parola  che riassume un po’ il nostro status, il nostro modo di essere. Siamo dei 'famelici', abbiamo fame di arrivare ai musicisti come cantanti, come produttori forse un domani, anche se il disco è stato autoprodotto.

D. "Libera il ribelle" è il vostro primo singolo e si parla della fuga dai condizionamenti della vita quotidiana fino al raggiungimento della libertà. Che valore ha per voi la libertà?

R. La libertà, sicuramente, è un grossissimo traguardo e un valore per tutti noi, quindi, a mio avviso, essa consiste nell'esprimere quello che ognuno ha dentro; dunque riassume fondamentalmente il voler fare quello che si vuole, o quantomeno il raggiungimento di un sogno.

D. Vi è anche un brano dal titolo "Alice 2000", dove si racconta una favola moderna. Come immaginate un'ipotetica Alice ai giorni nostri?

R. Alice, ai giorni d'oggi, sarebbe sicuramente un'Alice come tutti noi che vive una vita abbastanza stressata e di fretta in questo mondo frenetico. Il titolo è stato scelto, poi, da Dario perché si è immaginato una Alice nel Paese delle Meraviglie che, quindi, è un paradosso perché il "paese delle meraviglie" sarebbe la società, il vivere in un quartiere con tante difficoltà quotidiane che vanno dal sopravvivere per andare avanti nella vita. Non è che Alice debba essere per forza una bambina, ma può essere anche una donna o ognuno di noi; anche un uomo o un bambino si possono rispecchiare in questa figura.

D. Voi provenite dal genere del rap italiano. Quali sono i vostri modelli a cui vi ispirate per i testi e com'è il vostro rapporto con gli Articolo 31?

R. Dario ha avuto un'esperienza nel 1998 quando gli Articolo 31 fecero un live vicino le nostre abitazioni. Fu chiesto al loro procuratore, Franco Godi, di poter esibirsi in questa 'clou locale', di cui faceva parte, con un freestyle. Quindi, Dario prese parte a questo freestyle su un hit del deejay, ed è stata per lui un'esperienza unica nel suo genere di fronte a una folla immensa di gente. Questa è l'esperienza con gli Articolo 31. Noi ci conoscevamo già, però avevamo preso percorsi diversi.

Quindi quest'esperienza ha influito parecchio per lui: difatti, nel suo modo di scrivere, fin da bambino, si è sempre ispirato a J-Ax in primis; ciò ha avuto una grossa influenza nella scrittura per il nostro amico. Poi, più avanti, Dario è cambiato, si è spinto in maniera più profonda ad arricchire i propri testi; ad esempio con delle parti più introspettive perché (mi permetto di dire, ma è questo che fondamentalmente sostiene anche lui) lui si ispira parecchio a Fabrizio De André che ascolta tantissimo. Quindi, direi che spaziamo un po’ in tutto, però i due riferimenti principali sono J-Ax e Fabrizio De André.

D. Cosa ne pensate dei talent show?

R.Con i talent non abbiamo un gran rapporto, anche perchè noi sinora siamo sempre stati un genere molto innovativo. Forse non sono ancora pronti ad accogliere un genere così particolare come il nostro. Quindi preferiamo fare un percorso del tutto personale. Parlo appunto di quella libertà a cui mi riferivo prima, che è essere se stessi anche a livelli come testi e come musica, quindi cercare di distinguersi un attimino da quello che ci circonda: il nostro obiettivo è quello di andare avanti per questa strada. Dunque, non credo che un talent show oggi sia nei nostri obiettivi.

D. Fai un saluto ai lettori ed ascoltatori del Giornale di Puglia

R. A tutti i lettori e gli ascoltatori del "Giornale di Puglia" faccio un grandissimo saluto e li invito a voler andare a curiosare sul nostro sito che è www.taurinabros.it dove possono trovare all'interno tutti i nostri contatti Facebook, Twitter e Soundcloud, all'interno del quale potranno scaricare gratuitamente, in free download, un brano, "Nema problema", che è un brano che è stato partorito nel pomeriggio di Pasqua.

Abbiamo inoltre voluto dedicare ai nostri followers un brano gratuito in modo da poter anche testarci dal punto di vista del sound, in special modo per chi non ci conosce direttamente... sicuramente si tratta di un brano molto orecchiabile che può anche essere considerato un po’ un genere hip hop, se vogliamo. Andate subito e scoprirete che ciò che vi dico è vero!

CONTACTS:

www.taurinabros.it




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