Randagismo, Zullo (PDL): “Vendola distratto. Pronta una interrogazione”
BARI - Il Presidente del Gruppo Consigliare del PDL alla Regione Puglia Ignazio Zullo ha diffuso la seguente nota:
Come da prassi del Governo Vendola, anche la questione-randagismo è stata abbandonata a sé stessa, nonostante nei bilanci comunali i suoi costi tendano sempre più a sopravanzare quelli dei servizi sociali. Urge effettuare una verifica sull’applicazione della normativa nazionale e regionale in materia di randagismo e del corretto utilizzo delle consistenti risorse economiche impiegate per mantenere strutture stracolme. Sta di fatto che la questione, ad onta di tali normative e delle risorse stanziate, tende a peggiorare, a conferma della disattenzione di chi dovrebbe monitorarla e contribuire a risolverla. Di qui la necessità di dare piena applicazione alla legge regionale n.26/2006 attraverso la reimmissione controllata sul territorio dei cani sterilizzati, che rappresenta l’unico mezzo per poter arginare il fenomeno, puntando concretamente alla “crescita zero”.
Di qui l’urgenza di un piano straordinario regionale per una sterilizzazione di massa, con scadenziari temporali ben definiti ( 56 mesi, max un anno), che investa tutti gli animali custoditi nei canili; incentivare la sterilizzazione dei cani di proprietà: incentivare le iscrizioni dei cani all’anagrafe, privilegiando campagne di sensibilizzazione a costo zero, con microchip gratuiti; intensificare la vigilanza e la repressione della detenzione di animali in violazione della legge;
obbligare al censimento della popolazione canina vagante da parte dei Comuni in collaborazione con le associazioni protezioniste.
Naturalmente tutto questo presuppone una concretezza della Regione e delle AASSLL, un’attenzione da parte dei nostri organi di Governo, che allo stato rischiano di essere soltanto sogni di inizio estate. Noi abbiamo presentato un’apposita interrogazione quantomeno per ricordare che il problema c’è ne può essere risolto.”
Come da prassi del Governo Vendola, anche la questione-randagismo è stata abbandonata a sé stessa, nonostante nei bilanci comunali i suoi costi tendano sempre più a sopravanzare quelli dei servizi sociali. Urge effettuare una verifica sull’applicazione della normativa nazionale e regionale in materia di randagismo e del corretto utilizzo delle consistenti risorse economiche impiegate per mantenere strutture stracolme. Sta di fatto che la questione, ad onta di tali normative e delle risorse stanziate, tende a peggiorare, a conferma della disattenzione di chi dovrebbe monitorarla e contribuire a risolverla. Di qui la necessità di dare piena applicazione alla legge regionale n.26/2006 attraverso la reimmissione controllata sul territorio dei cani sterilizzati, che rappresenta l’unico mezzo per poter arginare il fenomeno, puntando concretamente alla “crescita zero”.
Di qui l’urgenza di un piano straordinario regionale per una sterilizzazione di massa, con scadenziari temporali ben definiti ( 56 mesi, max un anno), che investa tutti gli animali custoditi nei canili; incentivare la sterilizzazione dei cani di proprietà: incentivare le iscrizioni dei cani all’anagrafe, privilegiando campagne di sensibilizzazione a costo zero, con microchip gratuiti; intensificare la vigilanza e la repressione della detenzione di animali in violazione della legge;
obbligare al censimento della popolazione canina vagante da parte dei Comuni in collaborazione con le associazioni protezioniste.
Naturalmente tutto questo presuppone una concretezza della Regione e delle AASSLL, un’attenzione da parte dei nostri organi di Governo, che allo stato rischiano di essere soltanto sogni di inizio estate. Noi abbiamo presentato un’apposita interrogazione quantomeno per ricordare che il problema c’è ne può essere risolto.”
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