Trinitapoli, il sindaco Di Feo rompe il silenzio sulla situazione legata agli stipendi del personale

di Michele Mininni - Alla vigilia della seconda convocazione del consiglio comunale, il sindaco di Trinitapoli, Francesco di Feo, rompe il silenzio per parlare della delicata situazione legata agli stipendi dei dipendenti comunali. Nella mattinata il primo cittadino ha tenuto un’assemblea con tutti i dipendenti per fare il punto della situazione. “L’incontro con i dipendenti è stato proficuo, sotto il profilo di funzionalità  dall’apparato politico-amministrativo e quello gestionale, oltre che sotto il profilo morale per quanto concerne il rapporto umano. Sono tutti evidentemente preoccupati per le sorte dei propri stipendi, però, hanno reagito con senso di responsabilità, riconoscendo che le problematiche sono gestionali e sono molto datate nel tempo. Ieri, ho anche scritto una lettera per esprimere il mio rammarico per quello che sta accadendo in questi giorni. Da parte loro è stata apprezzata la schiettezza nello spiegare tutta la situazione e di come la mia amministrazione stia mettendo a disposizione tutto il suo impegno affinché possa esserci una soluzione in tempi brevi. In questa fase difficile tutti devono collaborare affinché si eviti il dissesto, il default comprometterebbe lo slittamento dei pagamenti di diversi mesi.  Il non percepire le mensilità oggi potrà consentire il ripristino dei fondi vincolati e di conseguenza la piena fattibilità al piano di rientro e far superare la crisi.  Mentre incaponirsi oggi sul singolo stipendio significherebbe decretare definitavamente il default”.

Il sindaco di Feo è tornato anche sulle polemiche innescate dalla minoranza.  “Ormai è evidente che alle opposizioni ha dato fastidio il successo della mia amministrazione sulla vicenda Atisale –ha proseguito il sindaco-. Oggi è arrivata la presentazione del nuovo piano di rientro, che sarà approvato in consiglio comunale giovedì. In questo momento io credo che ci sia qualcuno che abbiara paura che venga scoperchiata definitivamente la mala gestio degli anni passati. Quello che noi abbiamo fatto in queste ultime settimane è un lavoro certosino per cercare in ogni modo di evitare il default, allo stesso tempo abbiamo riportato l’ente al rispetto della legalità e della legittimità.  Oggi, infatti, si pagano ancora le cattive gestioni di chi ha pensato soltanto ad ingrassare il clientelismo, ad alimentare feste della porchetta, sprecando danaro pubblico sotto falsi privilegi. Tutti, dico tutti, hanno tirato la corda sino a spezzarla, non vivendo la contemporaneità dei tempi, che richiedevano sobrietà e cura nella spesa. Sin dal mio insediamento ho richiamato tutti gli uffici ad una gestione sana e diversa dal passato”.

Il sindaco di Feo ha anche annunciato che domenica sarà in piazz per tenere un pubblico comizio e raccontare alla città quello che è accaduto e spiegare quello che è stato inserito all’interno del piano triennale di rientro richiesto dalla corte dei conti.