Argentini d'Italia, promossi a metà

di Nicola Zuccaro - Lungo lo scorrere del conto alla rovescia in vista dell'inizio della Serie A 2013-14 (Sabato 24 - Domenica 25 agosto 2013) sorge, come propizia, l'occasione per tracciare una valutazione della colonia argentina presente nel massimo campionato italiano. A porgere il prezioso assist per la valutazione sulla reale consistenza tecnico-tattica della medesima è stata l'amichevole che opposto l'Italia agli Albiceste il 14 agosto a Roma in onore di Papa Francesco. L'Argentina ha testimoniato di non essere Messi-dipendente.
L'undici titolare sceso sul rettangolo dell'Olimpico di Roma e privo della "Pulce" si è rivelato cinico e concreto per l'inaspettata abilità nel colpire in qualsiasi minuto della gara l'avversario. Se a questa qualità si unisce la laboriosità degli argentini nell'impostare l'offensiva (una caratteristica tipica della tradizione calcistica albiceleste) ci sarebbero tutti gli elementi per scrivere di una selezione che potrà recitare un ruolo di primo piano nei Mondiali previsti in Brasile nel 2014. Un quadro valutativo che sorge per merito di alcuni "italiani". In ordine di reparto con Campagnaro.
Il N.2 dell'Inter ha diretto bene la difesa invitando i colleghi di reparto e la mediana ad una minuziosa copertura in occasione dell'esecuzione di corner e punizioni. Dalla difesa al centrocampo il passo è breve poichè, a seguire, si è ritrovato il laziale Biglia. Abile nella copertura ha svolto un lavoro d'ombra. Dal centrocampo all'attacco dove Lamela, un altro beniamino del pubblico romano, ha saputo coniugare l'impostazione con la finalizzazione; doti richieste ad un centrocampista avanzato.
Quanto all'attacco le buone note giungono da Palacio e da Higuain. Bene il velo dell'interista per Higuain. Quest'ultimo, in forza da poche settimane al Napoli, eccelle per potenza e precisione nel tiro. Dinnanzi alla porta avversaria il suo ruolo potrebbe essere identificato con quello di un tiratore scelto nella Pallanuoto.
Non sono pervenute le prestazioni di Romero (portiere della Samp) , di Andujar (terzino del Catania) e di Alvarez dell'Inter ma da coloro che sono scesi in campo sono stati estrapolati dei valori positivi fondamentali per l'elevazione tecnica sia pure disseminata, nei club di appartenenza, dell'imminente e massimo torneo italiano.
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