Cassa integrazione, scatta l’allarme: +74%. Pugliese: “La Regione concretizzi subito il Piano Straordinario per il lavoro”
La ripresa della cassa integrazione fa scattare l’allarme in Puglia. Nel mese di luglio le ore autorizzate dall’Inps sono state quasi 5,5 milioni a fronte dei 3,1 milioni di giugno 2013 (+74,2%).
In particolare, nonostante le rassicurazioni del ministro del Lavoro Enrico Giovannini “diventa inesorabile sollecitare l’immediato rifinanziamento della cassa in deroga che ha consentito finora di salvaguardare in Puglia oltre 20mila posti di lavoro. Ciò al fine di evitare un drammatico effetto domino che rischia di condurre le aziende superstiti alla crisi a chiudere i battenti e licenziare altri lavoratori.
Dall’inizio del 2013 il contatore della crisi indica il dato certo di quasi 9.500 aziende fallite in Italia, oltre 300 a settimana”.
Questa è l’amara analisi di Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL Puglia e Bari, alla luce dei nuovi dati sulla cassa integrazione. “Si tratta di indici che subiscono l’aggravio di essere in controtendenza rispetto a quelli nazionali e che, dunque, sono prodromi evidenti di una crisi sempre più imperante nella nostra regione”.
Nel dettaglio, registrano un rialzo di 23,5 punti percentuali gli interventi di cassa ordinaria (Cigo) passati da 1,5 milioni di ore di giugno 2013 a quasi 1,9 milioni di luglio.
Ancora più consistente è l’aumento congiunturale della cassa straordinaria (Cigs) le cui ore autorizzate a luglio 2013 (quasi 2,5 milioni) segnano un incremento dell’87,4% rispetto al precedente dato di giugno 2013 (1,3 milioni di ore). “Preoccupano molto gli indici di aumento della Cigs – commenta Aldo Pugliese – perché viene accordata nell’ipotesi di crisi aziendale. Quindi, a differenza della cassa ordinaria, non si tratta di una difficoltà temporanea con la triste conseguenza che molte aziende della Puglia rischiano di cessare l’attività produttiva”.
In ordine agli interventi in deroga (Cigd), malgrado le incertezze legate allo strumento, si segna una pericolosa impennata del 251,1% sul precedente dato di giugno 2013 allorquando le ore autorizzate dall’Inps sono state 333mila rispetto ai quasi 1,2 milioni di luglio. “In Puglia, il sistema della cassa in deroga (nonché della mobilità in deroga) – conclude Aldo Pugliese – rischia di non reggere più in quanto fino a luglio 2013 si stima la necessità di circa 190 milioni di euro a fronte dei 134 milioni finora stanziati dal governo Letta. In Puglia sono 44mila i lavoratori percettori di cassa e mobilità in deroga, pertanto è evidente la palese e costante attenzione che il governo centrale deve rivolgere agli ammortizzatori in deroga. D’altro canto, il governo regionale deve stringere i tempi per concretizzare il Piano Straordinario per il lavoro in favore dei suddetti lavoratori a seguito dell’Accordo sottoscritto lo scorso febbraio tra la Regione Puglia e le Organizzazioni Sindacali”.
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