C.P.B. : Montemurro rivela i segreti della sua discesa in campo
di Nicola Zuccaro - " Il mio sogno è di restituire la squadra della città. Ringrazio tutti per le manifestazioni di stima e di affetto ricevute ". Paolo Montemurro ha introdotto così il suo intervento in occasione del mancato "confronto" organizzato dal Comitato di Rinascita Pro Bari. L'assenza di Antonio Matarrese come controparte nel medesimo ha consentito all'impreditore barese operante a Gioia del Colle di poter spiegare meglio quei passaggi che hanno ostacolato la conclusione positiva della trattativa. In primis la massa debitoria. Al 31 Luglio con un'azione forte e sinergica il debito pari a 30milioni di euro poteva essere debellato e noi non saremmo stati quì a parlarne. E' un Montemurro piuttosto amareggiato colui che emerge durante il suo intervento tanto da ammettere che all'incontro per l'assenza di Matarrese aveva meditato di non parteciparvi ma poi - come sottolinerà - ci ho ripensato per un atto di cortesia sia nei riguardi del Comitato che del Sindaco. Una scelta che si è rivelata saggia poichè i due punti cardinali della svolta nel calcio barese sono per Montemurro la necessità più che la volontà di vendere e l'assenza di altre alternative alla cordata che unisce lui a Rapullino per rilevare il pacchetto di maggioranza dell'As Bari. E ribadisce : " La mia voleva essere un'azione di salvataggio per riportare la gente allo stadio ". Un' impresa che però - rivela Montemurro - è stata ostacolata da alcuni vincoli federali fra cui l'operazione di scissione tra la vecchia e la nuova gestione. Elementi che però, al termine dell'incontro non hanno scoraggiato i presenti in Aula Dalfino, nel fornire a Paolo Montemurro consigli e suggerimenti protesi nel perseguire l'operazione di rinascita del calcio a Bari.