Egitto, agli arresti oltre 1.000 pro-Morsi. Farnesina, no viaggi in Paese
IL CAIRO - Ancora ore di tensione e violenze in Egitto. La polizia egiziana ha arrestato nella giornata di ieri 1.004 presunti sostenitori dei Fratelli musulmani, in una nuova giornata di sanguinarie violenze tra manifestanti e forze dell'ordine. Lo ha annunciato oggi il ministero dell'Interno egiziano. Degli oltre mille arresti tra i pro-Morsi, 558 sono stati effettuati al Cairo. Oggi la Fratellanza torna in piazza, mentre gli anti-Morsi hanno annunciato una settimana di proteste.
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Nel frattempo i carri armati hanno aperto il fuoco sui dimostranti pro-Morsi ad Alessandria: il bilancio è di almeno 40 morti. Lo riferiscono all'ANSA fonti della sicurezza egiziana.
La Farnesina intanto sconsiglia i viaggi in tutto il paese. Lo si legge sul sito web del ministero degli Esteri. "In ragione del progressivo deterioramento del quadro generale di sicurezza", la Farnesina "sconsiglia i viaggi in tutto il Paese" e ribadisce ai connazionali già presenti nei resort la necessità di "evitare escursioni fuori dalle istallazioni turistiche ed in particolare nelle città".
LIBERI GIORNALISTI ITALIANI - Sono stati liberati i 4 giornalisti italiani fermati oggi dall'esercito egiziano al Cairo, dopo che erano stati aggrediti da una folla di anti-Morsi mentre lavoravano intorno alla moschea di Fatah: la giornalista di Mediaset Gabriella Simoni, l'operatore Arturo Scotti, la giornalista del Gr RAI Maria Gianniti, il fonico Sergio Ciani.
''Ci hanno bendati e hanno controllato tutto - ha raccontato Simoni -: documenti, dichiarazioni, telefoni, materiale girato.
Sono state ore di angoscia''.