Introna: “‘No triv tour', la Puglia dice sì''
No al petrolio nello Jonio”, tra le firme contro le trivellazioni in mare c’è anche quella del Consiglio regionale pugliese. “’No triv tour’: la Puglia dice sì”, dichiara il presidente dell’Assemblea, Onofrio Introna, con un gioco di parole tutt’altro che involontario. “Dopo averlo ripetuto al sindaco di Amendolara, Ciminelli, tengo a ribadito pubblicamente: tutti i consiglieri regionali della Puglia, uniti fin dal primo momento contro ogni attentato alla salute ambientale dei nostri mari, aderiscono alla sottoscrizione a difesa dell’ecosistema marino dalla ricerca ed estrazione di idrocarburi”.
Dalla cittadina ionica è partita infatti una campagna di sensibilizzazione contro i progetti di trivellazioni delle compagnie petrolifere, lungo la costa ionica di Basilicata e Calabria. Le firme raccolte saranno sottoposte ai Ministeri interessati e all’Unione Europea. Una manifestazione itinerante, avviata a fine luglio nella cittadina in provincia di Cosenza, toccherà altri centri marinari ionici in Lucania e Puglia, all’insegna del no alle trivellazioni: “il petrolio non è e non sarà una risorsa di sviluppo per il territorio”.
Solo nel Golfo di Taranto, sono 11 le richieste di autorizzazioni avanzate ai Ministeri da 7 multinazionali petrolifere e 4 le concessioni attive, largo del Catanzarese, con svariate piattaforme e decine di pozzi.
“Per salvare il nostro oro blu, stop all’oro nero: la Regione Puglia è fin dall’inizio tra i protagonisti della battaglia per il mare”, dichiara il presidente del Consiglio regionale, che ancora una volta si fa interprete del “NO” corale dei soggetti pubblici e privati e dei cittadini della Puglia, insieme alle comunità delle altre due regioni ioniche.
Introna sollecita il ministro dell’ambiente a fissare l’incontro richiesto dall’Assemblea pugliese per illustrare le ragioni della mobilitazione a tutela dei mari dal petrolio. “All’on. Orlando – dice - non sfuggirà certamente l’appello delle istituzioni, delle forze sociali, delle Associazioni e dei cittadini di Basilicata, Calabria e Puglia, stretti idealmente in un abbraccio a ricordare la partecipazione spontanea, l’attenzione, la sensibilità delle genti meridionali e la loro scelta di un ambiente pulito, di un mare sano, dal quale in tanti traggono da sempre le risorse per vivere e crescere”.
“Non è un caso che i sindaci dell’arco ionico stiano facendo causa comune – fa notare ancora il presidente Introna – come del resto un fronte unitario è quello delle regioni adriatiche, che respingono ogni ipotesi di sfruttamento delle irrisorie fonti energetiche del proprio mare a scopi ed insieme a tutte le regioni italiane hanno adottato un documento unitario a tutela di tutte le acque del Mediterraneo europeo e a sostegno di uno sviluppo sostenibile dei nostri territori”.
