Senit si racconta al Gdp, "La musica per me è terapizzante"

 
di Alex Nardelli - Intervista alla celebre cantante bolognese Senit.

D: Che cosa rappresenta la musica per te?

R: Per me la musica è un qualcosa di terapizzante, la considero una cosa della quale non posso fare a meno.

D: Durante la tua carriera musicale hai collaborato e collabori con tanti artisti di livello mondiale come Massimo Ranieri, gli Stadio, Michael Baker. Cos’hai imparato stando a contatto con loro?

R: La prima persona con cui ho collaborato è stato Massimo Ranieri, una persona molto curiosa che mi ha permesso di fare una bella gavetta. Stare a contatto con i grandi mi ha permesso di imparare questo grandissimo lavoro, grazie alla condivisione del talento. Ho lavorato anche con Elton John, una persona umile, qualità che accomuna chi svolge questo lavoro.

D: Hai partecipato ad alcuni concerti di beneficenza come il festival O’Scià e al concertone benefico Amiche per l’Abruzzo. Con quale spirito ti sei approcciata a tali iniziative?

R: Non sono nuova a iniziative benefiche. Condivisione è anche la beneficenza, cantare davanti a pubblico pagante o non pagante.

D: Oltre alla musica anche il calcio occupa una parte importante della tua vita, visto che giochi in una squadra di calcio femminile. Com’è nata questa passione?

R: E’nata perche mio papà amava molto il calcio e mi ha iniziato a questo sport. Lui voleva un maschietto e credo che il subconscio mi abbia portato a scegliere il calcio come sport. Ho un fratello più piccolo con il quale ogni tanto giochiamo assieme ed ho spesso preso parte a gare di beneficenza. Insomma, sono una giocatrice mancata.

D: Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

R: Sono in promozione con pezzi dell’ultimo album, al quale devo ancora dare un titolo. Inoltre sto tenendo dei concerti negli Stati Uniti.