Fiera del Levante, il futuro è la privatizzazione

BARI - Imparare dai migliori, ma soprattutto evitare di commettere gli errori del passato. E’ questa la filosofia con la quale, nel padiglione della Provincia di Bari, hanno discusso e si sono confrontati  sul futuro della Fiera del Levante, il presidente Ugo Patroni Griffi, le istituzioni locali, e i rappresentanti della Fiera di Padova e Rimini. Tutti concordi nel ritenere quale sia la soluzione per la Fiera: tentare la privatizzazione, così come è stato fatto per altre Fiere italiane. E intanto cercare di ripianare i debiti dell’Ente che ammontano a 16 milioni di euro. Il Presidente Patroni Griffi, dopo aver sottolineato l’importanza del marchio Fiera, ha sottolineato che “la Fiera è un grandissimo veicolo per esportare merci italiane nel mondo. Anche perché il mercato apprezza il valore, che serve per attrarre i privati. Bisogna iniziare a pensare in grande,  ottimizzare le forze, inventare format che il marketing considera unici e di successo.

Crede nella privatizzazione, l’assessore regionale allo sviluppo economico, Loredana Capone, convinta che, grazie a Patroni Griffi, specialista di queste operazioni economiche, presto si giungerà alla soluzione. Inoltre, per la Capone, è necessario anche che a Bari nasca un salone internazionale.

L’esempio quindi da seguire, è quello della Fiera di Padova che conta 31 dipendenti e un fatturato di 18 milioni di euro, che come ha raccontato il presidente, Ferruccio Macola a capo dell’Ente da 16 anni, è stata privatizzata e in mano ad una multinazionale francese.

Altro esempio è quello della Fiera di Rimini, privatizzata in tre fasi. L’80% del capitale è di Comune, Provincia, Regione e Camera di Commercio, come spiegato dal direttore amministrativo Carlo Costa, il 15% è detenuto dai privati. Nessuna ingerenza da parte dei politici, che restano fuori dalla gestione.

In attesa che si riesca a rilanciare la Fiera (sono decine gli uomini che si stanno impegnando al fianco di Patroni Griffi, in modo gratuito) e si faccia avanti qualcuno che ripiani i debiti dell’Ente, il presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli ha lanciato l’idea di creare in Puglia, terra dell’olio, il marchio “Oil Italy”.