L'UE bacchetta l'Italia: giudici protetti, non pagano quando sbagliano contro i cittadini
La Commissione Ue ha aperto una procedura d'infrazione contro l'Italia per i limiti posti alla responsabilità civile dei giudici. L'iniziativa nasce dal mancato rispetto della condanna, per lo stesso motivo, dalla Corte di giustizia Ue nel 2011. Secondo la Commissione, l'Italia protegge in modo eccessivo i propri magistrati, violando il principio in base al quale i cittadini hanno diritto a essere risarciti per i danni causati da errori giudiziari.
Non è la prima volta che l'Europa contesta questa legge italiana. La Corte di giustizia europea aveva già pronunciato una prima sentenza di condanna il 24 novembre del 2011. Se l'Italia continuerà a non modificare le proprie norme in materia di responsabilità civile dei magistrati, sarà condannata a pagare delle sanzioni.
La legge italiana esclude in linea generale la responsabilità dei magistrati per loro errori nell'interpretazione di norme o nella valutazione di fatti e prove.
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