Omicidio Lodi, killer abusò di cadavere 'post mortem'

LODI - Emergono particolari del tutto raccapriccianti sull'omicidio di Lavinia, 18enne romena, da parte di un ragioniere 41enne di Arese che l'aveva conosciuta su Internet: le ipotesi di reato contestate sono quelle di omicidio volontario e atti osceni su cadavere: avrebbe consumato un rapporto sessuale anche 'post mortem'. L'uomo ha raccontato alla polizia che lo ha prelevato ieri pomeriggio dalla casa dove vive con la compagna e la figlia di 5 anni (assente per le vacanze) di avere conosciuto la giovane sul web, chattando su un sito di appuntamenti.

Quello di venerdi' sera era il loro secondo incontro: in un hotel di Busto Arsizio, nel bel mezzo di un gioco erotico con delle fascette da elettricista, la ragazza avrebbe cominciato ad avere difficolta' a respirare ma lui non sarebbe riuscito ad aiutarla.
Accortosi che era morta, avrebbe perso la testa, l'avrebbe caricata in auto e portata nel motel di Lodi: qui, in una camera forse raggiunta da un ingresso separato, avrebbe avuto un nuovo rapporto con il cadavere.

Lavinia aveva compiuto 18 anni a luglio: di lei per ora si conoscono solo i dati anagrafici scritti sul documento ritrovato in un'area di servizio, la' dove il killer l'aveva gettato.

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