Lifting e cicatrici addio, arriva 'Mivel'
ROMA - Cicatrici vicino alle orecchie e pelle tirata in modo innaturale sono sempre stati segni inequivocabili di un lifting. Da oggi non piu'. E' stato pubblicato su 'Ophthalmic Plastic Reconstructive Surgery,' la piu' autorevole rivista scientifica per i chirurghi plastici oculofacciali, una nuova tecnica di lifting che apre nuove strade per il ringiovanimento del viso centrate sull'area estetica piu' importante, quella dello sguardo: si chiama Mivel, acronimo di Minimal Incisions Vertical Endoscopic Lifting, ed e' stata messa a punto da due medici italiani, Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna, e Francesco Bernardini, chirurgo oculoplastico di Genova.
"I vantaggi di questa nuova tecnica rispetto alla blefaroplastica o al lifting tradizionale sono notevoli", hanno detto i due 'papa'' del Mivel. "Non ci sono cicatrici visibili - hanno spiegato - poiche' con la tecnica endoscopica si eseguono solo delle piccole incisioni che si nascondono tra l'attaccatura dei capelli, e i tempi di recuperi si riducono rispetto a un lifting tradizionale, in quanto la lunghezza e l'entita' delle cicatrici e' molto ridotta e non viene asportata pelle".
Lo studio si basa su 400 pazienti operati nell'arco di 12 anni, con risultati estetici soddisfacenti nel 95 per cento dei casi. Grazie a questi risultati, e alla tecnica fortemente innovativa con cui e' realizzata, i due chirurghi italiani sono riusciti a ottenere la pubblicazione in quella che viene considerata la 'bibbia' dei chirurghi plastici oculofacciali statunitensi e non solo, visto che tutto il mondo guarda Oltreoceano per le ultime novita' del settore. (AGI)
"I vantaggi di questa nuova tecnica rispetto alla blefaroplastica o al lifting tradizionale sono notevoli", hanno detto i due 'papa'' del Mivel. "Non ci sono cicatrici visibili - hanno spiegato - poiche' con la tecnica endoscopica si eseguono solo delle piccole incisioni che si nascondono tra l'attaccatura dei capelli, e i tempi di recuperi si riducono rispetto a un lifting tradizionale, in quanto la lunghezza e l'entita' delle cicatrici e' molto ridotta e non viene asportata pelle".
Lo studio si basa su 400 pazienti operati nell'arco di 12 anni, con risultati estetici soddisfacenti nel 95 per cento dei casi. Grazie a questi risultati, e alla tecnica fortemente innovativa con cui e' realizzata, i due chirurghi italiani sono riusciti a ottenere la pubblicazione in quella che viene considerata la 'bibbia' dei chirurghi plastici oculofacciali statunitensi e non solo, visto che tutto il mondo guarda Oltreoceano per le ultime novita' del settore. (AGI)
Tags:
Salute e benessere
