Omicidio Mizzi, condannati presunti autori. Emiliano: familiari mai lasciati soli

BARI - Il gup del Tribunale di Bari, Antonio Diella, ha condannato Edoardo Bove ed Emanuele Fiorentino rispettivamente a 13 anni e 4 mesi e a 20 anni di carcere per aver ucciso Giuseppe Mizzi nell'aprile del 2011 nella piazza centrale di Carbonara. L'uomo venne assassinato per un errore: secondo quanto accertato i due killer lo inseguirono e gli esplosero contro alcuni colpi di pistola perché lo scambiarono per uno spacciatore del quartiere alla periferia di Bari.

Il sindaco Michele Emiliano in merito alla sentenza di condanna dei due responsabili dell’omicidio di Giuseppe Mizzi, avvenuto a Carbonara il 16 marzo 2011, ha dichiarato: “Pochi minuti dopo aver appreso l’esito della sentenza ho parlato al telefono con la moglie e con la mamma di Giuseppe Mizzi. Due donne straordinarie come tutta la loro famiglia. In questi anni hanno lottato strenuamente perché Giuseppe non venisse ammazzato una seconda volta dal mancato accertamento della verità. La sentenza di oggi, che pur non può lenire un dolore così grande, serve alla famiglia di Giuseppe e a tutti i baresi per rinnovare la fiducia nella giustizia e per chiarire ancora una volta che chi imbocca la strada della criminalità organizzata pagherà per la scelta fatta. L’Amministrazione Comunale, costituendosi parte civile, è stata accanto alla famiglia Mizzi anche nelle fasi del processo e continuerà sempre ad essere presente. I familiari delle vittime innocenti delle mafie non vanno mai lasciati soli e, così come abbiamo fatto durante questi anni di Amministrazione insieme a Libera, mi auguro che anche in futuro la Città di Bari continui ad essere al fianco dei suoi concittadini contro tutte le mafie”.