San Severo, Marino: ‘’Nessun veto contro di me, si vada alle primarie’’
FOGGIA - “Secondo la legge italiana, e non quella di Bene Comune, un consigliere regionale non è incompatibile alla candidatura a sindaco. La legge infatti parla di incompatibilità una volta eletto e pertanto prevede che un consigliere regionale può candidarsi e poi scegliere se fare il sindaco o il consigliere regionale, è chiaro che se mi candiderò sceglierò di guidare la città”. Così il consigliere regionale del Pd, Dino Marino, respinge i veti della coalizione Bene Comune e propone primarie aperte a tutti e sfida la neonata coalizione a scegliere l’insindacabile giudizio dei cittadini.
“Sia chiaro – spiega il consigliere regionale Marino – che non accetto nessun diktat, specialmente in un momento in cui i partiti hanno un gradimento presso la popolazione che rasenta lo zero. Il centrosinistra deve scegliere i propri candidati attraverso le primarie e chi vuole misurarsi deve fare i conti con un confronto aperto”. Il consigliere Marino non usa mezzi termini e lancia un vero e proprio guanto di sfida alla coalizione Bene Comune di cui fanno parte Scelta Civica, Api, Centro Democratico, Psi, Rifondazione Comunista e il circolo Nilde Iotti di Sel. “La smettessero di temere il sottoscritto – aggiunge l’esponente regionale del Pd -, se non hanno paura scendessero in campo nelle primarie e lasciassero liberi i cittadini di scegliere. Se proseguiranno su questa strada dei dictat devo dedurre che mi temono e vogliono evitare un libero e democratico confronto. Lo stesso Miglio assieme agli altri all’interno del Pd aveva accettato le primarie mentre oggi si presenta con un documento sottoscritto da un manipolo di adepti che lo candidano a sindaco. Io sono elegibbile e non voglio essere scelto da sigle vuote ma dai cittadini, ce ne possono essere dieci di candidati, basta che accettano il programma del centrosinistra e con esso il giudizio insindacabile dei cittadini”.
“Sia chiaro – spiega il consigliere regionale Marino – che non accetto nessun diktat, specialmente in un momento in cui i partiti hanno un gradimento presso la popolazione che rasenta lo zero. Il centrosinistra deve scegliere i propri candidati attraverso le primarie e chi vuole misurarsi deve fare i conti con un confronto aperto”. Il consigliere Marino non usa mezzi termini e lancia un vero e proprio guanto di sfida alla coalizione Bene Comune di cui fanno parte Scelta Civica, Api, Centro Democratico, Psi, Rifondazione Comunista e il circolo Nilde Iotti di Sel. “La smettessero di temere il sottoscritto – aggiunge l’esponente regionale del Pd -, se non hanno paura scendessero in campo nelle primarie e lasciassero liberi i cittadini di scegliere. Se proseguiranno su questa strada dei dictat devo dedurre che mi temono e vogliono evitare un libero e democratico confronto. Lo stesso Miglio assieme agli altri all’interno del Pd aveva accettato le primarie mentre oggi si presenta con un documento sottoscritto da un manipolo di adepti che lo candidano a sindaco. Io sono elegibbile e non voglio essere scelto da sigle vuote ma dai cittadini, ce ne possono essere dieci di candidati, basta che accettano il programma del centrosinistra e con esso il giudizio insindacabile dei cittadini”.
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