A Torino una mostra celebra il mito intramontabile di Martini Racing

di Michele Tedesco
TORINO
. Il brivido e l’emozione. A controbilanciare quello negativo dato dai numeri in picchiata di un mercato in costante contrazione, resta sempre inscalfibile quello tenuto vivo dall’ amore viscerale degli italiani per le automobili. Quando si parla di Italia e di motori, si parla di Torino. Il MAuTo (Museo Nazionale dell’Automobile di Torino) è il tempio ideale in cui si consacra la passione per il mondo delle auto e di tutto ciò che gravita attorno alla mobilità su quattro ruote. È stata da pochi giorni inaugurata in questa sede, alla presenza del Sindaco di Torino, Piero Fassino, e dell’ Assessore alla Cultura, Maurizio Braccialarghe, la mostra dedicata alle leggendarie auto del Martini Racing Team, protagoniste da quarantacinque anni della storia delle competizioni. “Martini Racing - Inseguendo il mito”, organizzata dalla Martini & Rossi in concomitanza con gli altri eventi del calendario delle iniziative che celebrano il centocinquantesimo anniversario di uno dei brand più noti a livello planetario, porta in mostra, oltre alle memorabilia dell’ epopea del team, tutte le vetture che hanno innalzato all' eterna gloria la livrea rosso-blu-azzurro. Dalla Lancia Beta Montecarlo del 1981, alla Lancia Rally 037, all’ Alfa Romeo 155 di Larini, alla Porsche 911 GT3 che partecipa all’ attuale campionato monomarca, all’ avveniristica Porsche 918 (la prima super car della casa di Stoccarda a sfruttare una tecnologia ibrida, con doppio motore elettrico montato sull’asse anteriore in grado di sviluppare una potenza complessiva di 770 CV), fino alla Ford Focus WRC, guidata dal leggendario team di Colin McRae e Nicky Grist. Un trionfo di bielle, pistoni, sterrati e podi inondati di champagne. E pensare che uno dei più celebri consumatori di Martini di tutti i tempi, James Bond, ha guidato sempre e “solo” un’ Aston Martin.

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