“Porto di Taranto nodo terminale del corridoio Scandinavo-Mediterraneo, opportunità da non perdere"
BARI - “E’ un riconoscimento di rilevantissima importanza, che apre orizzonti potenzialmente fondamentali per l’attività portuale e per l’economia non solo tarantina, ma pugliese in generale. Bisogna dare atto all’Autorità Portuale di aver svolto un lavoro encomiabile in tutte le sedi idonee, lavoro da sempre sostenuto con entusiasmo dalla UIL regionale e provinciale, che permetterà a Taranto di rientrare nel novero dei porti che potranno usufruire, in totale, di circa 250 miliardi di euro da investire in vari settori come l’ambiente, la tecnologia e i trasporti”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, accoglie con soddisfazione la decisione dell’Unione Europea di riconoscere Taranto quale nodo terminale del segmento ferroviario/terrestre del corridoio Scandinavo-Mediterraneo da Helsinki a Malta, che collegherà 94 porti europei con linee ferroviarie e stradali, 38 aeroporti con linee ferroviarie collegate a grandi città, 15mila chilometri di linee ferroviarie convertite ad alta velocità, oltre a 35 progetti transfrontalieri.
“In principio il corridoio doveva passare, in Italia, dal versante tirrenico, avendo come nodo terminale la Sicilia. L’operato dell’Autorità Portuale ci rende, ora, un’occasione imperdibile – continua Pugliese – per dare nuova linfa al tessuto economico e occupazionale locale. Tuttavia, quanto ottenuto dall’Autorità Portuale, va implementato e completato con la realizzazione dell’alta velocità sulla dorsale adriatica e l’alta capacità sulla Napoli-Bari-Taranto, che permetterebbe di creare collegamenti finalmente di livello europeo, in grado di stimolare settori vitali come il commercio e l’industria, rendendo un territorio attualmente falcidiato dalla crisi nuovamente attrattivo per grandi investimenti nazionali ed esteri”.
Il Segretario Generale della UIL regionale ritiene inoltre fondamentale “perseguire l’obiettivo, annunciato dal presidente dell’Autorità Portuale, Sergio Prete, di estendere l’attività del porto ionico anche alle navi da crociera, acquisendo l’ex banchina torpediniere sul Mar Piccolo. La posizione geografica di Taranto, porta del Mediterraneo e verso mete strategiche come il canale di Suez, permetterebbe di sviluppare nuove opportunità per il turismo, ma anche per il settore industriale e commerciale, opportunità che potrebbero essere peraltro ulteriormente valorizzate creando finalmente una sinergia funzionale ed efficace tra i porti regionali, che riguardi non solo il traffico passeggeri, ma che operi a 360 gradi. In tal senso, come sollecitato da tempo, sarebbe opportuno che le tre autorità portuali regionali stilassero un programma unitario di concreta collaborazione e di unità d’intenti”.
Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia, accoglie con soddisfazione la decisione dell’Unione Europea di riconoscere Taranto quale nodo terminale del segmento ferroviario/terrestre del corridoio Scandinavo-Mediterraneo da Helsinki a Malta, che collegherà 94 porti europei con linee ferroviarie e stradali, 38 aeroporti con linee ferroviarie collegate a grandi città, 15mila chilometri di linee ferroviarie convertite ad alta velocità, oltre a 35 progetti transfrontalieri.
“In principio il corridoio doveva passare, in Italia, dal versante tirrenico, avendo come nodo terminale la Sicilia. L’operato dell’Autorità Portuale ci rende, ora, un’occasione imperdibile – continua Pugliese – per dare nuova linfa al tessuto economico e occupazionale locale. Tuttavia, quanto ottenuto dall’Autorità Portuale, va implementato e completato con la realizzazione dell’alta velocità sulla dorsale adriatica e l’alta capacità sulla Napoli-Bari-Taranto, che permetterebbe di creare collegamenti finalmente di livello europeo, in grado di stimolare settori vitali come il commercio e l’industria, rendendo un territorio attualmente falcidiato dalla crisi nuovamente attrattivo per grandi investimenti nazionali ed esteri”.
Il Segretario Generale della UIL regionale ritiene inoltre fondamentale “perseguire l’obiettivo, annunciato dal presidente dell’Autorità Portuale, Sergio Prete, di estendere l’attività del porto ionico anche alle navi da crociera, acquisendo l’ex banchina torpediniere sul Mar Piccolo. La posizione geografica di Taranto, porta del Mediterraneo e verso mete strategiche come il canale di Suez, permetterebbe di sviluppare nuove opportunità per il turismo, ma anche per il settore industriale e commerciale, opportunità che potrebbero essere peraltro ulteriormente valorizzate creando finalmente una sinergia funzionale ed efficace tra i porti regionali, che riguardi non solo il traffico passeggeri, ma che operi a 360 gradi. In tal senso, come sollecitato da tempo, sarebbe opportuno che le tre autorità portuali regionali stilassero un programma unitario di concreta collaborazione e di unità d’intenti”.
