V Commissione: le audizioni su “Ottimizzazione spazi aerei – Brindisi”
BARI - La quinta Commissione consiliare presieduta da Donato Pentassuglia ha udito, su richiesta del vice presidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio, i rappresentanti di Enav e Organizzazioni sindacali sulla “Ottimizzazione spazi aerei - Centro ENAV di Brindisi”.
Alla notizia del ridimensionamento del Centro di Controllo del traffico aereo di Brindisi alle dipendenze di Enav, si sta cercando di individuare la soluzione che scongiuri il ridimensionamento e la paventata chiusura dell’Area Centro di Controllo (ACC) di Brindisi, con le possibili ricadute occupazionali che ciò potrebbe comportare.
Secondo quanto riferito alla Commissione dal direttore delle relazioni industriali dell’Enav, l’ottimizzazione della configurazione degli spazi aerei controllati dall’ACC di Brindisi va vista in un disegno che riguarda tutto il territorio di competenza dell’Enav e non produrrà ricadute occupazionali, considerato che la posizione di Enav è quella di mantenere la struttura organizzativa attuale e che secondo quanto previsto dal piano industriale Brindisi sarà la sede di future implementazioni di nuove tecnologie che costituiranno le basi della piattaforma del volo.
Sono state ascoltate i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dell’ACC di Brindisi ENAV (FILT CGIL, FIT CISL, UIL T, ATM-PP) che pur condividendo le linee di principio adottate da ENAV sulla necessità di rimodellare ed ottimizzare la configurazione degli spazi aerei, disapprovano le modalità scelte per raggiungere tale obiettivo soprattutto in relazione all’impatto che queste avrebbero sul Centro di Controllo di Brindisi e non solo.
Ritengono che la scelta più vantaggiosa per ENAV sia quella di trasferire presso il Centro di Brindisi le competenze relative alla gestione dello spazio aereo oggi ancora sotto il controllo del Centro di Roma: lo spazio aereo superiore della Calabria e Sicilia orientale e non viceversa.
Le motivazioni che inducono le OO.SS a far valutare a Enav questa opportunità sono molteplici, tra cui l’ottimizzazione delle risorse umane con la possibilità per il Centro di Brindisi di gestire maggior spazio aereo con la stessa quantità organica e con le stesse configurazioni settoriali oggi esistenti.
Inoltre, quello che li preoccupa maggiormente è l’impatto sui livelli occupazionali e rivolgono un invito a valutare tutti i risvolti e le ricadute che tale percorso intrapreso potrà generare.
Alla notizia del ridimensionamento del Centro di Controllo del traffico aereo di Brindisi alle dipendenze di Enav, si sta cercando di individuare la soluzione che scongiuri il ridimensionamento e la paventata chiusura dell’Area Centro di Controllo (ACC) di Brindisi, con le possibili ricadute occupazionali che ciò potrebbe comportare.
Secondo quanto riferito alla Commissione dal direttore delle relazioni industriali dell’Enav, l’ottimizzazione della configurazione degli spazi aerei controllati dall’ACC di Brindisi va vista in un disegno che riguarda tutto il territorio di competenza dell’Enav e non produrrà ricadute occupazionali, considerato che la posizione di Enav è quella di mantenere la struttura organizzativa attuale e che secondo quanto previsto dal piano industriale Brindisi sarà la sede di future implementazioni di nuove tecnologie che costituiranno le basi della piattaforma del volo.
Sono state ascoltate i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali dell’ACC di Brindisi ENAV (FILT CGIL, FIT CISL, UIL T, ATM-PP) che pur condividendo le linee di principio adottate da ENAV sulla necessità di rimodellare ed ottimizzare la configurazione degli spazi aerei, disapprovano le modalità scelte per raggiungere tale obiettivo soprattutto in relazione all’impatto che queste avrebbero sul Centro di Controllo di Brindisi e non solo.
Ritengono che la scelta più vantaggiosa per ENAV sia quella di trasferire presso il Centro di Brindisi le competenze relative alla gestione dello spazio aereo oggi ancora sotto il controllo del Centro di Roma: lo spazio aereo superiore della Calabria e Sicilia orientale e non viceversa.
Le motivazioni che inducono le OO.SS a far valutare a Enav questa opportunità sono molteplici, tra cui l’ottimizzazione delle risorse umane con la possibilità per il Centro di Brindisi di gestire maggior spazio aereo con la stessa quantità organica e con le stesse configurazioni settoriali oggi esistenti.
Inoltre, quello che li preoccupa maggiormente è l’impatto sui livelli occupazionali e rivolgono un invito a valutare tutti i risvolti e le ricadute che tale percorso intrapreso potrà generare.
Tags:
Politica locale