La protesta dei Forconi in Vaticano: "Basta dipingerci come violenti". Papa, "Seguire via del dialogo"
ROMA - "A quanti dall'Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo". Sono le parole di papa Francesco all'Angelus rivolgendosi al movimento dei forconi presente in piazza.
"Difendendo i diritti!", ha poi aggiunto il Pontefice.
"In questi giorni di Natale inviti tutti, persone, entità sociali, autorità, a fare tutto il possibile perché ogni famiglia possa avere una casa". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus, parlando "a braccio", dopo aver letto lo striscione in piazza del movimento dei forconi: "I poveri non possono aspettare".
Sono stati rafforzati, stamane, i presidi delle forze di polizia intorno a Piazza San Pietro per l'annunciato arrivo del movimento dei forconi all'Angelus di papa Francesco. Numerose le pattuglie della polizia e dei carabinieri nella zona intorno al colonnato, che si aggiungono alla costante presenza dell'Ispettorato di pubblica sicurezza "Vaticano".
di Marco Masciopinto - Neanche per le festività natalizie si placa la protesta dei Forconi. Oggi sono scesi in Vaticano per partecipare all’Angelus.
"Oggi siamo dal papa per dire al mondo che la smetta di dipingerci come violenti e per confermare quello che lui stesso ha dichiarato qualche giorno fa e cioè che 'i poveri non possono aspettare'", ha spiegato Mariano Ferro, che guida l’ala "dialogante" del movimento. E, proprio rivolgendosi a loro, papa Francesco ha augurato di "dare un contributo costruttivo respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo".
"Non ci fermiamo - assicura Ferro - abbiamo invitato tutti i responsabili del presidi". Il coordinamento punta il dito contro Calvani e gli rinfaccia il "flop della sua manifestazione" che ha portato a un "oscuramente mediatico" sulla protesta. Secondo Ferro, quella di Calvani è stata una mobilitazione che ha penalizzato tutti i Forconi.
"Siamo pronti a lasciare il paese in stato agitazione per tutto il 2014". Da qui la decisione di presentarsi in Vaticano, davanti a papa Francesco. "I poveri non possono aspettare il Natale così - continua Ferro - guardando gli altri che se ne vanno a Courmayeur". Una preoccupazione condivisa anche da Bergoglio che, dopo aver recitato l'Angelus davanti a una piazza San Pietro colma di fedeli, ha lanciato un appello a tutte le autorità affinché facciano "tutto il possibile" perché "ogni famiglia possa avere una casa".
Pur condividendo le motivazioni della protesta, il Santo Padre ha lanciato un chiaro avvertimento ai Forconi presenti in piazza affinché le manifestazioni non degenerino mai in violenza. "A quanti dall’Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo", ha concluso il Pontefice.
"In questi giorni di Natale inviti tutti, persone, entità sociali, autorità, a fare tutto il possibile perché ogni famiglia possa avere una casa". Lo ha detto papa Francesco all'Angelus, parlando "a braccio", dopo aver letto lo striscione in piazza del movimento dei forconi: "I poveri non possono aspettare".
Sono stati rafforzati, stamane, i presidi delle forze di polizia intorno a Piazza San Pietro per l'annunciato arrivo del movimento dei forconi all'Angelus di papa Francesco. Numerose le pattuglie della polizia e dei carabinieri nella zona intorno al colonnato, che si aggiungono alla costante presenza dell'Ispettorato di pubblica sicurezza "Vaticano".
di Marco Masciopinto - Neanche per le festività natalizie si placa la protesta dei Forconi. Oggi sono scesi in Vaticano per partecipare all’Angelus.
"Oggi siamo dal papa per dire al mondo che la smetta di dipingerci come violenti e per confermare quello che lui stesso ha dichiarato qualche giorno fa e cioè che 'i poveri non possono aspettare'", ha spiegato Mariano Ferro, che guida l’ala "dialogante" del movimento. E, proprio rivolgendosi a loro, papa Francesco ha augurato di "dare un contributo costruttivo respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo".
"Non ci fermiamo - assicura Ferro - abbiamo invitato tutti i responsabili del presidi". Il coordinamento punta il dito contro Calvani e gli rinfaccia il "flop della sua manifestazione" che ha portato a un "oscuramente mediatico" sulla protesta. Secondo Ferro, quella di Calvani è stata una mobilitazione che ha penalizzato tutti i Forconi.
"Siamo pronti a lasciare il paese in stato agitazione per tutto il 2014". Da qui la decisione di presentarsi in Vaticano, davanti a papa Francesco. "I poveri non possono aspettare il Natale così - continua Ferro - guardando gli altri che se ne vanno a Courmayeur". Una preoccupazione condivisa anche da Bergoglio che, dopo aver recitato l'Angelus davanti a una piazza San Pietro colma di fedeli, ha lanciato un appello a tutte le autorità affinché facciano "tutto il possibile" perché "ogni famiglia possa avere una casa".
Pur condividendo le motivazioni della protesta, il Santo Padre ha lanciato un chiaro avvertimento ai Forconi presenti in piazza affinché le manifestazioni non degenerino mai in violenza. "A quanti dall’Italia si sono radunati oggi per manifestare il loro impegno sociale, auguro di dare un contributo costruttivo, respingendo le tentazioni dello scontro e della violenza e seguendo sempre la via del dialogo", ha concluso il Pontefice.
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