La conferenza stampa di Forte su Ospedale della Murgia, "Comunità lo merita"

BARI - Un progetto che rischia di rimanere sulla carta, un ospedale che nonostante le promesse di farne una grande struttura di eccellenza si sta riducendo ad un contenitore vuoto. Del destino dell’Ospedale dell’Alta Murgia e dei ritardi e degli sprechi che da 17 anni ne impediscono l’apertura si è parlato questa mattina nel corso della conferenza stampa del consigliere regionale Giacinto Forte (MeP), a cui hanno partecipato anche i rappresentanti del comitato “Salviamo l’ospedale della Murgia”.

Dopo aver ricordato le problematiche che interessano il territorio murgiano - dalla mancanza di servizi per i cittadini (sportelli Inps, Inail, tribunale), ai ritardi nella conclusione dei lavori della statale 96, alla crisi del distretto del salotto - il consigliere Forte ha sollevato alcuni interrogativi sull’annunciata inaugurazione, il 14 aprile prossimo, della struttura per la quale non sono state ancora completate le opere per la messa in sicurezza del tratto della strada statale 96 interessata dalle vie d’accesso all’ospedale. “Nonostante il progetto risalga a 17 anni fa - ha ribadito - non si è riusciti ancora ad ultimare le infrastrutture per consentire di raggiungere agevolmente la struttura, tanto da dover ricorrere in via provvisoria all’installazione di un semaforo, soluzione non adeguata a garantire la sicurezza dei cittadini”.

“Ci siamo sempre battuti per un ospedale fatto da unità specialistiche di base, che avesse gli elementi di competitività e concorrenza in grado di arginare la mobilità passiva che è di oltre il 60%, indirizzata in larga misura verso l’ospedale di Matera. Perché allora non investire in un rilancio della struttura, piuttosto che svuotarla ulteriormente con il taglio di quattro posti letto nel reparto di Oncologia e l’azzeramento delle unità di Anatomia patologia, di Emodinamica e dell’Utic?”
Di qui il riferimento alla disposizione contenuta nella legge di Bilancio approvata a dicembre che, “in considerazione dell’avvio dell’Ospedale della Murgia, prevede la possibilità per l’Asl di stipulare protocolli d’intesa con l’ente ecclesiastico Miulli al fine di migliorare l’offerta sanitaria dei servizi. Toccherà alla Giunta regionale, entro il prossimo 31 marzo, predisporre l’atto di programmazione”. Il consigliere Forte si è chiesto quindi “quale sarebbe il beneficio per gli utenti” e se piuttosto “non significherebbe depotenziare entrambe le strutture, o peggio ancora aprire una nuova struttura solamente sulla carta, avvalendosi di un management specialistico preso “in affitto” in un'altra organizzazione ospedaliera”.

Quale fisionomia si vuole dare all’ospedale della Murgia, con tali presupposti? Il timore del consigliere Forte e del Comitato è che “il protocollo d’intesa sia stato concepito per “fare un favore” al Miulli, fortemente indebitato”.

Se invece così non fosse, l’interrogativo alla giunta regionale è se “istituirà come promesso le specialistiche di neurologia, urologia, oncologia, otorinolaringoiatria, medicina trasfusionale” e se con l’atto di programmazione del protocollo d’intesa, “includerà quelle specialistiche o le delegherà all’ospedale Miulli”.

“Dopo 17 anni e circa 180 milioni di euro spesi – ha ribadito Forte  - la comunità dell’Alta Murgia merita un vero ospedale che sia competitivo concorrenziale e che soprattutto risponda alla domanda di salute di un territorio che raccoglie 250mila abitanti”. E ha concluso: “Tengo a precisare che non siamo contrari all’apertura dell’ospedale, purché non significhi accedere le luci o tagliare un nastro, senza prima aver risolto tutti i problemi. Se invece dovesse essere una passerella elettorale per chi da anni prende voti  in questo territorio, noi saremo lì protestare”.

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