Primarie Bari '14, Decaro spegne i toni accesi e apre ai competitor del 23 febbraio
di Nicola Zuccaro - Non farò promesse irrealizzabili. E' stata la chiosa con la quale Antonio Decaro ha incontrato i giornalisti e parte della cittadinanza all'inizio di Via Venezia, meglio nota ai baresi come la Muraglia.
La scelta di un luogo simbolo della Città - insolito per le conferenze stampa - è stata motivata dallo stesso Decaro quale segnale di vicinanza ai cittadini da egli mai dimenticati - anche durante la sua permanenza a Roma per assolvere la sua funzione di Parlamentare e dei quali conserva il piacevole ricordo dell'introduzione della Zona Limitata al Traffico.
Decaro è ripartito da quel provvedimento per sottolineare che il ruolo di un Sindaco non può essere quello di imporre le sue scelte se mai quello di assumere decisioni successivamente ritenute impopolari. Sarà per il via libera dato alla sua candidatura da Matteo Renzi ( attuale Segretario del Pd e Primo Cittadino di Firenze) che Decaro ragiona da effettivo candidato pur dovendo affrontare, prima, lo scoglio delle Primarie.
Pronunciandosi sull'appuntamento pre-elettorale del 23 febbraio, Decaro lo paragona - ricorrendo ad una metafora calcistica - alla partita di allenamento infrasettimanale, perchè la vera garà sarà quella che si disputerà dal 24 febbraio al 25 maggio.
In attesa della presentazione, prevista nei prossimi giorni del suo programma pre-elettorale (da integrare poi con il vincitore delle Primarie), Decaro lancia un messaggio chiaro e diretto ai suoi competitori del 23 febbraio e da lui stesso comunque definiti amici e non avversari.
LE DICHIARAZIONI - Decaro, seduto sul muretto della Muraglia a Barivecchia, apre così la sua campagna elettorale per le primarie del centrosinistra per le amministrative di maggio.
"Questa città mi ha dato tanto. Ho sentito che dovevo restituire ciò che avevo ricevuto. Il luogo che ho scelto per questo incontro non è casuale. Quella telecamera all'ingresso di Via Venezia è un simbolo non solo della chiusura al traffico della città vecchia, ma di un modo di fare politica. Per approvare la zona a traffico limitato ho fatto oltre venti incontri con i cittadini: ecco chi si candida a guidare una città come Bari non può pensare di farlo senza condividere le scelte, anche impopolari, con i suoi cittadini. Da oggi inizia la mia campagna elettorale per le primarie. Non considererò gli altri candidati degli avversari, perché le primarie sono uno straordinario esercizio di democrazia partecipata. Per usare un paragone calcistico sono un po' come la partitella di allenamento infrasettimanale, ma la partita vera, quella di campionato, la giochiamo tutti insieme dal 24 febbraio al 25 maggio a prescindere dal risultato delle primarie."
"La mia sarà una campagna elettorale a costo zero, perché non possiamo permetterci sprechi, ma a km 1000 per incontrare di nuovo i cittadini. Ho la fortuna di conoscere molto bene i problemi della città per il lavoro che ho svolto come assessore."
Sulle dimissioni da parlamentare Decaro è chiaro: "Se dovessi diventare Sindaco mi dimetterò subito senza aspettare i 90 giorni che la legge consente, ma per ora continuerò ad andare a Roma di tanto in tanto per onorare l'impegno preso con chi mi ha eletto. Il 14 febbraio, ad esempio, ho un impegno con i 79 parlamentari dell’intergruppo della mobilità ciclistica per presentare la legge nazionale sulla mobilità ciclistica, nata sulla scorta della nostra legge regionale".
La scelta di un luogo simbolo della Città - insolito per le conferenze stampa - è stata motivata dallo stesso Decaro quale segnale di vicinanza ai cittadini da egli mai dimenticati - anche durante la sua permanenza a Roma per assolvere la sua funzione di Parlamentare e dei quali conserva il piacevole ricordo dell'introduzione della Zona Limitata al Traffico.
Decaro è ripartito da quel provvedimento per sottolineare che il ruolo di un Sindaco non può essere quello di imporre le sue scelte se mai quello di assumere decisioni successivamente ritenute impopolari. Sarà per il via libera dato alla sua candidatura da Matteo Renzi ( attuale Segretario del Pd e Primo Cittadino di Firenze) che Decaro ragiona da effettivo candidato pur dovendo affrontare, prima, lo scoglio delle Primarie.
Pronunciandosi sull'appuntamento pre-elettorale del 23 febbraio, Decaro lo paragona - ricorrendo ad una metafora calcistica - alla partita di allenamento infrasettimanale, perchè la vera garà sarà quella che si disputerà dal 24 febbraio al 25 maggio.
In attesa della presentazione, prevista nei prossimi giorni del suo programma pre-elettorale (da integrare poi con il vincitore delle Primarie), Decaro lancia un messaggio chiaro e diretto ai suoi competitori del 23 febbraio e da lui stesso comunque definiti amici e non avversari.
LE DICHIARAZIONI - Decaro, seduto sul muretto della Muraglia a Barivecchia, apre così la sua campagna elettorale per le primarie del centrosinistra per le amministrative di maggio.
"Questa città mi ha dato tanto. Ho sentito che dovevo restituire ciò che avevo ricevuto. Il luogo che ho scelto per questo incontro non è casuale. Quella telecamera all'ingresso di Via Venezia è un simbolo non solo della chiusura al traffico della città vecchia, ma di un modo di fare politica. Per approvare la zona a traffico limitato ho fatto oltre venti incontri con i cittadini: ecco chi si candida a guidare una città come Bari non può pensare di farlo senza condividere le scelte, anche impopolari, con i suoi cittadini. Da oggi inizia la mia campagna elettorale per le primarie. Non considererò gli altri candidati degli avversari, perché le primarie sono uno straordinario esercizio di democrazia partecipata. Per usare un paragone calcistico sono un po' come la partitella di allenamento infrasettimanale, ma la partita vera, quella di campionato, la giochiamo tutti insieme dal 24 febbraio al 25 maggio a prescindere dal risultato delle primarie."
"La mia sarà una campagna elettorale a costo zero, perché non possiamo permetterci sprechi, ma a km 1000 per incontrare di nuovo i cittadini. Ho la fortuna di conoscere molto bene i problemi della città per il lavoro che ho svolto come assessore."
Sulle dimissioni da parlamentare Decaro è chiaro: "Se dovessi diventare Sindaco mi dimetterò subito senza aspettare i 90 giorni che la legge consente, ma per ora continuerò ad andare a Roma di tanto in tanto per onorare l'impegno preso con chi mi ha eletto. Il 14 febbraio, ad esempio, ho un impegno con i 79 parlamentari dell’intergruppo della mobilità ciclistica per presentare la legge nazionale sulla mobilità ciclistica, nata sulla scorta della nostra legge regionale".

