Primarie nel centro-destra barese, il 'ping pong' di Renato Schifani

di Nicola Zuccaro - "Le primarie sono state sempre unn esercizio di democrazia. Noi ci crediamo. Ci auguriamo che questo appello, questa strategia, venga condivisa da altri ipotetici alleati quali Forza Italia e altri Partiti del centro-destra. Non escludo nessuno". Il messaggio lanciato da Renato Schifani è lapalissiano.

L'ex Presidente del Senato incalzato nella mattinata dai cronisti presso un albergo di Bari apre - è il caso di scriverlo - alle tanto vociferate primarie all'interno della coalizione delle Libertà per definirne il candidato sindaco del capoluogo per le Amministrative di maggio del 2014.

Ma Schifani al tempo stesso rassicura: "Noi sfidiamo amichevolmente i partiti di centro-destra a condividere queste scelte delle primarie. Un bagno di democrazia con l'impegno che poi accetteranno l'esito delle stesse". Destinatario di quest'ultimo messaggio Forza Italia che imponendo a tutt'oggi la candidatura 'diretta' di Domenico Di Paola ha più volte rispedito a vari mittenti la parola primarie.

E in quel "noi saremo leali anche in caso di sconfitta del nostro candidato sostenendo nel rush finale il candidato vincente delle primarie", Schifani respinge la leggenda metropolitana che vedrebbe il centro-destra diviso e perdente pur rimarcando la necessità se non l'obbligo di ricorrere all'appuntamento pre-elettorale.

Alla luce di quest'ultima dichiarazione puntuale se non intellettualmente onesto sarebbe porsi la seguente domanda: perchè ricorrere alle primarie se il candidato 'unico' ci sarebbe già? La risposta, accompagnata dal condizionale d'obbligo, dovrà essere data dal massimo esponente del Nuovo Centro-Destra e attuale Vice-Premier Angelino Alfano in visita a Bari il prossimo 11 gennaio.