Marò, Bonino: "Sconcertante no capi accusa"
MONACO - E' "sconcertante" che non ci siano ancora i capi di imputazione nei confronti dei marò italiani, dopo due anni. Così il ministro degli esteri Emma Bonino, riprendendo le parole pronunciate ieri dal Capo dello Stato, ha risposto ad una domanda a margine della conferenza di Monaco, auspicando che lunedì, quando si riunirà la Corte Suprema indiana, "escano almeno i capi d'accusa".
Se l'India dovesse "richiedere di applicare la legge antipirateria" contro i marò "significherebbe spingere l'Ue a modificare i rapporti e la trattativa sul libero scambio". Lo dice il vicepresidente della Commissione Tajani.
"Barroso è stato chiaro: l'Ue è contro la pena di morte, invocarla significherebbe provocare reazioni da parte dell'Ue".
LA PUGLIA A BRUXELLES COL FAZZOLETTO GIALLO - “Libertà per i marò”, la Puglia chiede che venga riconosciuta l’innocenza di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, come sostiene il ministro italiano della difesa. Ai due fucilieri sia restituita la dignità umana e possano tornare a casa, all’affetto delle loro famiglie e dei connazionali. È quello che ha sollecitato la delegazione ufficiale del Consiglio regionale, nel corso della missione a Bruxelles presso le sedi istituzionali europee, partecipando alla manifestazione di protesta e di richiesta dei rappresentanti italiani nel Comitato delle Regioni UE.
Anche il presidente Onofrio Introna, Andrea Caroppo, Euprepio Curto, Maurizio Friolo e Antonio Scianaro hanno indossato (nella foto) un fazzoletto giallo annodato al collo, in segno di solidarietà per i due sottufficiali della Marina militare. “Da due anni sono trattenuti in India. senza processo e tuttora senza un capo d’accusa”, sostengono Introna e i colleghi, ma con una presunzione inaccettabile di colpevolezza da parte delle Autorità indiane, che subiscono l’influenza dell’opinione pubblica locale e pur in assenza dal 15 febbraio 2012 di un quadro accusatorio formale, non smentiscono le fonti di stampa che parlano di applicazione della legge sul terrorismo, con la previsione aberrante della pena di morte.
Nella simpatia generale per il gesto simbolico pacifico e colorato, la richiesta di sostenere i due marò pugliesi del Reggimento San Marco è stata rivolta dagli italiani direttamente al presidente della commissione europea Josè Barroso, in occasione della plenaria dell’Europarlamento, a Bruxelles, il 30 gennaio.
Se l'India dovesse "richiedere di applicare la legge antipirateria" contro i marò "significherebbe spingere l'Ue a modificare i rapporti e la trattativa sul libero scambio". Lo dice il vicepresidente della Commissione Tajani.
"Barroso è stato chiaro: l'Ue è contro la pena di morte, invocarla significherebbe provocare reazioni da parte dell'Ue".
LA PUGLIA A BRUXELLES COL FAZZOLETTO GIALLO - “Libertà per i marò”, la Puglia chiede che venga riconosciuta l’innocenza di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, come sostiene il ministro italiano della difesa. Ai due fucilieri sia restituita la dignità umana e possano tornare a casa, all’affetto delle loro famiglie e dei connazionali. È quello che ha sollecitato la delegazione ufficiale del Consiglio regionale, nel corso della missione a Bruxelles presso le sedi istituzionali europee, partecipando alla manifestazione di protesta e di richiesta dei rappresentanti italiani nel Comitato delle Regioni UE.
Anche il presidente Onofrio Introna, Andrea Caroppo, Euprepio Curto, Maurizio Friolo e Antonio Scianaro hanno indossato (nella foto) un fazzoletto giallo annodato al collo, in segno di solidarietà per i due sottufficiali della Marina militare. “Da due anni sono trattenuti in India. senza processo e tuttora senza un capo d’accusa”, sostengono Introna e i colleghi, ma con una presunzione inaccettabile di colpevolezza da parte delle Autorità indiane, che subiscono l’influenza dell’opinione pubblica locale e pur in assenza dal 15 febbraio 2012 di un quadro accusatorio formale, non smentiscono le fonti di stampa che parlano di applicazione della legge sul terrorismo, con la previsione aberrante della pena di morte.
Nella simpatia generale per il gesto simbolico pacifico e colorato, la richiesta di sostenere i due marò pugliesi del Reggimento San Marco è stata rivolta dagli italiani direttamente al presidente della commissione europea Josè Barroso, in occasione della plenaria dell’Europarlamento, a Bruxelles, il 30 gennaio.

