Porto e Fiera del Levante: quale futuro per Bari ?
di Nicola Zuccaro - Porto e Fiera del Levante. Due infrastrutture, due enti (il primo codificato in Autorità Portuale del Levante ed il secondo nell'Ente Autonomo istituito nel 1929 dal Comune, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Bari) ma sopratutto, visti i tempi difficili che entrambe attraversano, due facce di una stessa medaglia.
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Di una Bari in crisi d'identità che spicca a riprendere quel volo che la contraddistinse agli inizi del '900 e di quella Bari altrettanto intraprendente che, durante gli anni '50 del secolo scorso, fu definita la Milano del Sud. Si potrebbe andare oltre per descrivere analizzare e commentare la crisi se non il declino di una Città ma le vicende degli ultimi giorni e delle ultime ore impongono una prioritaria analisi giornalistica ed in seconda battuta sociale sulle due infrastrutture in apertura menzionate.
Si inizia dal Porto dove alla vigilia del Convegno 'Waterfront Portuale come Strategia di rigenerazione urbana' è iniziata, dinnanzi ai rispettivi cancelli, la protesta dei dipendenti della Porti Levante Security; in bilico il loro futuro lavorativo.
Dal Porto alla Fiera del Levante il passo è breve per la presenza intermedia di Palazzo di Città. La Casa Comunale che ospiterà la conferenza sopramenzionata (giovedì 13 febbraio ore 9.30 Sala Consiliare) è stata la sede nella quale, Ugo Patroni Griffi al mattino dell' 11 febbraio, ha potuto illustrare ai componenti la Commissione Qualità dei Servizi la disastrosa situazione economico-finanziaria in cui versa l'Ente Fieristico e i suggerimenti che ne possano consentire il rilancio del medesimo.
Una presenza che precede di 2 giorni l'agitazione sindacale dei dipendenti (prevista nella mattinata del 13 febbraio dinnanzi all'Ingresso Orientale e nel pomeriggio dalle 14 alle 19 dinnanzi alla sede della Giunta Regionale) che protesteranno per la tutela dei livelli occupazionali.
Tra protesta e proposta, in gioco, con il suo Porto e con la sua Fiera, c'è il futuro di Bari.
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Di una Bari in crisi d'identità che spicca a riprendere quel volo che la contraddistinse agli inizi del '900 e di quella Bari altrettanto intraprendente che, durante gli anni '50 del secolo scorso, fu definita la Milano del Sud. Si potrebbe andare oltre per descrivere analizzare e commentare la crisi se non il declino di una Città ma le vicende degli ultimi giorni e delle ultime ore impongono una prioritaria analisi giornalistica ed in seconda battuta sociale sulle due infrastrutture in apertura menzionate.
Si inizia dal Porto dove alla vigilia del Convegno 'Waterfront Portuale come Strategia di rigenerazione urbana' è iniziata, dinnanzi ai rispettivi cancelli, la protesta dei dipendenti della Porti Levante Security; in bilico il loro futuro lavorativo.
Dal Porto alla Fiera del Levante il passo è breve per la presenza intermedia di Palazzo di Città. La Casa Comunale che ospiterà la conferenza sopramenzionata (giovedì 13 febbraio ore 9.30 Sala Consiliare) è stata la sede nella quale, Ugo Patroni Griffi al mattino dell' 11 febbraio, ha potuto illustrare ai componenti la Commissione Qualità dei Servizi la disastrosa situazione economico-finanziaria in cui versa l'Ente Fieristico e i suggerimenti che ne possano consentire il rilancio del medesimo.
Una presenza che precede di 2 giorni l'agitazione sindacale dei dipendenti (prevista nella mattinata del 13 febbraio dinnanzi all'Ingresso Orientale e nel pomeriggio dalle 14 alle 19 dinnanzi alla sede della Giunta Regionale) che protesteranno per la tutela dei livelli occupazionali.
Tra protesta e proposta, in gioco, con il suo Porto e con la sua Fiera, c'è il futuro di Bari.
