Barletta, scherzi del destino al Puttilli: l'ombra del razzismo sulla stagione più nera

di Luca Losito - Ci mancava solo questa. Il destino, molto spesso, sembra prendersi gioco di noi. Basti guardare quel che è capitato a Barletta, dove l'ombra del razzismo rischia di macchiare la stagione più buia. Di nero in nero, potremmo dire, provando a sdrammatizzare un episodio comunque increscioso: cori discriminatori dalla tribuna del Puttilli nei confronti del "colored" del Gubbio, Addae Bright, espulso nel finale di gara. Se davvero così fosse, tolleranza zero.

Il caos di Busto Arsizio, con Boateng che si sfilò la maglia per rispondere ai facinorosi sugli spalti, resta impresso nelle menti di tutti. Lo sport italiano ha deciso di assumere posizioni rigide a tal proposito, ma bisogna fare un distinguo con la città d'Eraclio: i cori nella tribuna centrale del Puttlli sono partiti da un gruppetto di ragazzini, subito redarguiti dai tifosi più grandi. Onde evitare il ritorno agli "onori" della cronaca, ai supporters più maturi il compito di individuare e bloccare questa frangia di giovani incoscienti.

Intanto resta sott'osservazione il Puttilli e, in particolare, la tribuna centrale coperta da dove domenica scorsa sono partiti cori di discriminazione razziale nei confronti di Bright. Il giudice sportivo della Lega Pro ha inflitto alla società pugliese la sanzione della chiusura del settore per una giornata, sospendendone l'esecuzione stessa ai sensi dell'articolo 16 n.2 bis, sino all'eventuale ripetersi di altri episodi analoghi. In una stagione così nera, essere razzisti è un po' come prendersi in giro da soli. O quasi.