Legge elettorale: lavori rinviati a lunedì
ROMA - Sono stati rinviati a lunedì i lavori della Camera sulla riforma della legge elettorale. La decisione è stata presa durante la Conferenza dei capigruppo a Montecitorio con il parere contrario del Partito democratico. L'Aula sarà impegnata fino a mezzanotte di giovedì all'esame del testo, dopodiché i lavori verranno aggiornati a lunedì. Si allungano così i tempi considerando anche che presidente del Consiglio Matteo Renzi aveva affermato di "voler chiudere il capitolo entro la settimana".
A richiedere l'interruzione dei lavori il gruppo Fratelli d'Italia che intende celebrare il proprio congresso. Inutili le insistenze de Pd che avrebbe voluto proseguire i lavori almeno fino a venerdì sera.
Molto acceso il dibattito sullemendamento sulle quote rosa su cui le forze di maggioranza non riescono a trovare laccordo: le deputate dei diversi partiti stanno formando un fronte bipartisan per ottenere lalternanza uomo-donna nelle liste elettorali e il 50% delle donne capolista.
E sull'Italicum è intervenuto anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. "Promulgherò la legge dopo un attento esame", ha detto Napolitano. "Essendosi finalmente messo in moto un iter di revisione di detta legge - si legge in una nota del Quirinale -, il presidente della Repubblica non può che auspicarne la conclusione positiva su basi di adeguato consenso parlamentare, non avendo altro ruolo da svolgere che quello della promulgazione - previo attento esame - del testo definitivamente approvato dalle Camere".
A richiedere l'interruzione dei lavori il gruppo Fratelli d'Italia che intende celebrare il proprio congresso. Inutili le insistenze de Pd che avrebbe voluto proseguire i lavori almeno fino a venerdì sera.
Molto acceso il dibattito sullemendamento sulle quote rosa su cui le forze di maggioranza non riescono a trovare laccordo: le deputate dei diversi partiti stanno formando un fronte bipartisan per ottenere lalternanza uomo-donna nelle liste elettorali e il 50% delle donne capolista.
E sull'Italicum è intervenuto anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. "Promulgherò la legge dopo un attento esame", ha detto Napolitano. "Essendosi finalmente messo in moto un iter di revisione di detta legge - si legge in una nota del Quirinale -, il presidente della Repubblica non può che auspicarne la conclusione positiva su basi di adeguato consenso parlamentare, non avendo altro ruolo da svolgere che quello della promulgazione - previo attento esame - del testo definitivamente approvato dalle Camere".
