Renzi: "Giù stipendi manager, è giustizia sociale"

ROMA - Le critiche di sindacati e industriali lo lasciano indifferente. A Matteo Renzi stanno a cuore i cittadini. Il premier lo ribadisce in un'intervista al Tg1, dopo l'ennesina polemica con la leader della Cgil Susanna Camusso.

"Non mi interessa il consenso di questa o quell'associazione, mi interessa quello delle famiglie italiane", dice il presidente del Consiglio. Poi precisa: "Ho definito Squinzi e Camusso la strana coppia perché sono 20 anni che si arrabbiano per le stesse cose". Una volta tanto che abbiamo cambiato e abbiamo abbassato l'Irap e fatto altre riforme si sono arrabbiati anche stavolta. Ce ne faremo una ragione. L'importante è che l'Italia cambi e si rimetta in moto".

Nessun dubbio, poi, sui tagli agli stipendi dei manager: "Resisteranno a parole, ma poi naturale che le cose cambino; non è possibile che l'ad di una società guadagni 1.000 volte in più dell'ultimo operaio, torniamo a un principio di giustizia sociale. Noi non molliamo".

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