Ex 'Socrate' casa per migranti. Vendola: 'Sperimentiamo un modello di inclusione e rigenerazione urbana'

BARI - Questa mattina il sindaco Michele Emiliano ha siglato il protocollo d’intesa per l’avvio di un progetto sperimentale di cantiere-scuola per il recupero dell’immobile ex Liceo “Socrate” che sarà destinato a struttura di accoglienza per i migranti. L’accordo è stato sottoscritto nella sede della presidenza della Regione Puglia, dal presidente Vendola, dal direttore generale dello IACP Bari, Sabino Lupelli, dal pro rettore vicario del Politecnico, Loredana Ficarelli, dal vice presidente di Formedil, Ignazio Savino, dal presidente di Ingegneria Senza Frontiera, Claudio Vinci e dal vice presidente dell’associazione “Socrate”, Solomon Taffare.

“Noi stiamo facendo politiche di recupero e riqualificazione delle aree periferiche e di tutto il patrimonio degli IACP. Vorrei che ricordassimo che quegli Istituti Autonomi di Case Popolari, che nel passato erano luoghi della criminalità, del malaffare e del clientelismo, sono oggi luoghi risanati. La ristrutturazione e la qualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica è un tema decisivo, nel segno di quella rigenerazione urbana che significa ricucire gli strappi e le ferite nelle città”.
Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a margine della sottoscrizione del protocollo d’intesa per l’avvio di un progetto sperimentale di cantiere-scuola per il recupero dell’immobile ex Liceo “Socrate” da destinare a struttura di accoglienza per i migranti.

Il protocollo è stato sottoscritto questa mattina presso la sede della Presidenza, oltre che dal Presidente Vendola, dal Sindaco di Bari, Michele Emiliano, dal Direttore generale dello IACP Bari, Sabino Lupelli, dal pro rettore vicario del Politecnico, Loredana Ficarelli, dal vice presidente di Formedil, Ignazio Savino, dal Presidente di Ingegneria Senza Frontiera, Claudio Vinci e dal vice presidente dell'Associazione "Socrate", Solomon Taffare. Alla firma era presente anche l’Assessore al Diritto allo Studio e Formazione Alba Sasso.

Secondo Vendola, occorre “ripensare l’abitare a partire dai diritti dei cittadini. Bisogna ricordarsi che nei palazzi vivono i disabili, gli anziani, i bambini e che questo dovrebbe essere lo sguardo fondamentale di un’Amministrazione: dare qualità al vivere”.

“Oggi – ha spiegato il Presidente della Regione Puglia – nell’accordo col Comune di Bari, ma anche con gli Iacp, con il Politecnico e con le associazioni che operano direttamente con i migranti, costruiamo l’inizio di una sperimentazione. Un immobile degradato nella città di Bari, dove c’era un tempo il Liceo “Socrate”, viene riqualificato e usato come diritto all’alloggio, per chi ha patito per anni e anni condizioni abitative abbastanza indecenti; lì dentro, poi, si costruisce anche una specie di formazione alle nuove tecniche di autocostruzione e di edilizia sostenibile. Contemporaneamente, facciamo rigenerazione urbana, social housing e una politica concreta di inclusione, che consiste nel dare alle persone gli strumenti per affermarsi e per competere”.

“Noi – ha concluso Vendola – vogliamo essere quella porzione di Europa che non segue i pifferai magici che suonano gli spartiti apocalittici della paura dello straniero. Siamo quella parte di Europa che non dimentica che nelle nostre famiglie, se non avessimo dato le chiavi di casa a persone straniere per accudire i nostri parenti più vulnerabili, surrogando un welfare che si è ritratto, noi non sapremmo come vivere. I pregiudizi si fondano sulla superstizione, sui luoghi comuni, sulla rappresentazione stereotipata della realtà, noi, invece, abbiamo il dovere di mettere la realtà con i piedi per terra, di incrociare questa ricchezza che possiede Bari, costituita dai suoi fratelli migranti, e di comportarci non con retorica, ma con operosa concretezza.

Concretezza vuol dire che nella ferialità delle politiche pubbliche il diritto alla casa, all’integrazione e alla formazione costituiscono il cuore di una politica di certo alternativa a tutto ciò che passa, di questi tempi, il convento europeo”.