Yara: incastrato presunto assassino. "E' un bravo ragazzo"
Nelle prossime ore, continua Alfano, "saranno forniti maggiori dettagli. Ringraziamo tutti, ognuno nel proprio ruolo, per l'impegno massimo, l'alta professionalità e la passione investiti nella difficile ricerca di questo efferato assassino che, finalmente, non è più senza volto".
IL PRESUNTO KILLER - La persona fermata, Giuseppe Bossetti, è un muratore quarantenne incensurato di Clusone e ha tre figli. E' stato fermato dai carabinieri del Ros nella sua abitazione dopo indagini condotte insieme alla Polizia
Bossetti è stato sottoposto a provvedimento di fermo ed ora è interrogato.
Al Dna del muratore di Mapello, che si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma che respinge ogni accusa dicendosi - tramite il suo avvocato - tranquillo e sereno, si è arrivati grazie a un semplice espediente: un normale controllo stradale con il test dell'etilometro. E poi ci sono i tabulati telefonici: alle 17.45 del 26 novembre 2010 il cellulare di Bossetti risulta essere nella zona della palestra dove, un'ora dopo, si perdono le tracce di Yara.
"Un bravo ragazzo -, dicono i vicini di casa dell'arrestato - un muratore che lavorava in proprio, dalla vita tranquilla". L'uomo, dopo il primo interrogatorio nella sede del comando provinciale dei Carabinieri di Bergamo, è stato portato in carcere. All'uscita dalla caserma Bossetti è stato sommerso dagli insulti e dalle urla della folla che si era radunata all'esterno.
A lui si è giunti per la sovrapponibilità del suo Dna con quello di 'Ignoto 1', rilevato sul corpo della ragazzina. Il Dna di "ignoto 1" era stato estratto dalla polizia scientifica. Dopo aver estrapolato dal cadavere di Yara il Dna di quello che gli investigatori hanno chiamato 'ignoto 1' è iniziata una campionatura a tappeto su tutto il territorio intorno a Brembate di Sopra dove viveva la ragazza. I carabinieri e la polizia hanno comparato migliaia di profili genetici fino ad arrivare a quello del presunto assassino.
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