Bari: l'appello del Gdp, ridipingiamo i palazzi per creare posti di lavoro

di Vittorio Polito - L’ex sindaco Emiliano, alla vigilia del suo secondo mandato a governare la città (2009), promise 30 mila posti di lavoro. Allo stato dei fatti i posti sono volati come palloncini al vento, era evidente che si trattava di una trovata elettorale.

Al neo sindaco De Caro, al quale auguro buon lavoro, vorrei fare una proposta seria e fattibile quale contributo finalizzato non solo alla creazione di posti di lavoro, ma anche a ripulire un po’ le facciate dei palazzi della nostra città, il cui degrado è sempre più evidente.

Qualche decennio fa a Bari si imponeva ai proprietari di case di ridipingere le facciate degli edifici soprattutto in previsione della manifestazione fieristica, allo scopo di presentare una città più pulita ed accogliente, oltre che più sicura.

Tanto per fare un esempio, uno dei più evidenti esempi di degrado urbano è rappresentato dal palazzo Ferrothel (Via Caduti di via Fani), adiacente alla Stazione Centrale, forse il più sporco palazzo di Bari, da diversi mesi recintato e lasciato abbandonato (almeno apparentemente).

La mia proposta al neo sindaco è quella di imporre con apposite ordinanze l’esecuzione, in termini ragionevoli, di lavori per la messa in sicurezza dei fabbricati privati e pubblici, sia internamente che esternamente, oltre a far ridipingere le facciate dei palazzi che darebbero un nuovo volto alla città, rimettendo in moto una serie di attività edili e commerciali, dando lavoro a tanta manovalanza che potrebbe assorbire buona parte di quei 30 mila posti promessi dall’ex sindaco e svaniti nel nulla. Ovviamente, senza complicati adempimenti burocratici e facilitando al massimo tali operazioni.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto