Cartelle pazze, “si annulli il tributo”

BARI - “Sulle cartelle pazze registriamo la tipica sciatteria di Vendola e della sua Giunta: rinviare, sospendere, decidere di non decidere, senza trovare una soluzione e dare una risposta definitiva a tutti gli agricoltori pugliesi. Pertanto, chiediamo al Presidente del Consiglio Regionale di inserire nell’agenda dei lavori il nostro ordine del giorno che impegna la Giunta ad annullare la riscossione da parte dei Consorzi di Bonifica del ruolo di contribuenza cod. 630 del 2014, destinato ai titolari di terreni ed immobili ricadenti nel nostro territorio”.
Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Nicola Marmo, durante la conferenza stampa di oggi sulle cartelle pazze dei Consorzi di Bonifica.

“Questa richiesta tributaria – ha proseguito - avrebbe senso se avesse determinato i previsti e annunciati benefici, tra cui la difesa idraulica, la manutenzione dei canali, le opere di ripristino e di bonifica e altri lavori che, nei fatti, non sono mai stati eseguiti.

In sostanza è violato l’articolo 62 dello statuto dei consorzi, che prevede la emissione dei tributi a conclusione dell’attività di bonifica, della quale non si ha contezza. Il fatto più grave è che della attività di elaborazione dei piani di contribuenza nonché del tributo stesso gli agricoltori non hanno alcuna informazione preliminare. 

Gli operatori del settore sono ormai logorati dalla totale assenza di soluzioni definitive e concrete. Le “cartelle pazze” rappresentano un’ulteriore ed ingiusta penalizzazione che si aggiunge allo stato di crisi determinato dalle abbondanti grandinate del mese scorso, che hanno distrutto intere colture e dalle altre calamità che si sono abbattute sulla nostra agricoltura. Anche qui, assistiamo ad una lentezza inaccettabile nell’affrontare il problema ed attivare le procedure per verificare la sussistenza dei requisiti per lo stato di calamità. Chiediamo con forza, quindi, che il governo regionale annulli la riscossione del tributo. A meno che – ha concluso - Vendola non abbia deciso di far rimanere in mutande gli agricoltori pugliesi”.

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