Ragazzo palestinese bruciato vivo

Nuova storia choc da Gerusalemme. Il risultato dell'autopsia preliminare indica che Mohammad Abu Khdeir, il ragazzo palestinese di 16 anni rapito e ucciso nei giorni scorsi nella zona est della città, è stato bruciato vivo. Lo ha riferito il procuratore generale palestinese Muhammad Abd al-Ghani Uweili.

Il procuratore ha anche aggiunto che l'autopsia del ragazzo mostra fuliggine nei polmoni del ragazzo e nel tratto respiratorio, a dimostrazione che fosse ancora vivo mentre era arso. Il corpo del ragazzo rivela anche una ferita alla testa, ma la morte - ha proseguito - e' dovuta al rogo. L'autopsia finale - ha poi detto - sara' resa nota successivamente. L'esame autoptico e' stato condotto in Israele all'Istituto legale Abu Kabir in presenza del perito palestinese Sabir al-Aloul, direttore dell'Istituto di medicina legale all'Universita' Al Quds.

La famiglia del ragazzo è convinta che il giovane sia stato rapito e ucciso da coloni ebrei come vendetta per la morte dei tre seminaristi ebrei, anche loro rapiti e uccisi ad Hebron in Cisgiordania. La polizia israeliana ha detto che le circostanza dietro l'omicidio di del ragazzo restano al momento ''non chiare''.