Riforme, salta l'accordo

Roberto Calderoli (Lega Nord)
"Così non va, non c'è accordo. A questo punto andiamo in Aula lunedì e lì scioglieremo i nodi". Sono le parole del correlatore alla riforma, Roberto Calderoli, a margine dei lavori della Commissione Affari costituzionali del Senato.

Incalzato dai giornalisti, Calderoli ha spiegato che sia lui che diversi senatori della maggioranza contestano la formulazione dell'emendamento sull'elezione dei senatori da parte dei consigli regionali. L'emendamento era stato scritto dopo un incontro tra il governo e il capogruppo di Forza Italia, Paolo Romani.

"L'emendamento - ha detto Calderoli - da una parte prevede l'elezione su base proporzionale dei senatori da parte dei consigli regionali, ma dall'altro aggiunge che questa deve avvenire 'tenuto conto della consistenza dei gruppi consiliari'. Questo significa che si sa già in partenza quanti senatori spettano a ciascun gruppo, e che quindi il voto dei consiglieri regionali perde di peso". "Se aggiungiamo - ha detto ancora l'esponente del Carroccio - che la norma transitoria stabilisce che i senatori verranno eletti dai consigli regionali sulla base di listini bloccati, capiamo che i futuri senatori li sceglieranno i capigruppo e non verranno eletti dai consiglieri regionali".

Calderoli ha sostenuto anche che l'obiezione non viene sollevata solo da lui: "questo testo in Commissione non ha la maggioranza e non passa. Per questo dico che si andrà in Aula e lì si scioglieranno i nodi".

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