Bari come un camaleonte, cambia continuamente l’assetto amministrativo del territorio

di Vittorio Polito - Il territorio urbano ha subito nel corso dei decenni varie trasformazioni in seguito alle variazioni numeriche degli abitanti e così un regio decreto del 16 febbraio 1928 n. 364 soppresse i comuni di Carbonara e Ceglie del Campo, unendoli a Bari come unica frazione, mentre un successivo decreto ministeriale del 30 luglio 1953 le considerò distinte.

Il decreto regio del 6 settembre 1928, n. 2133, aggregò a Bari la frazione di Palese, distaccandola a sua volta da Modugno e quella di Santo Spirito (accorpata precedentemente a Bitonto e Giovinazzo). Con un successivo decreto ministeriale del 29 ottobre dello stesso anno, Palese fu abbinata a Macchie e si chiamò Palese Macchie.

Ancora un decreto reale dell’11 gennaio 1934, n. 17, assegnò a Bari le zone di territorio dei comuni di Triggiano e Noicattaro, situate tra il mare, il confine barese e la linea ferroviaria Bari-Brindisi, le quali andarono a costituire la nuova frazione chiamata Torrepelosa, mentre un ulteriore decreto mutò il nome in Torre a Mare. L’ultima frazione accorpata a Bari fu Loseto.

Dopo la seconda guerra mondiale una deliberazione del Comune di Bari dispose la suddivisione del territorio in “quartieri” e “rioni”, secondo il seguente schema: “Murat”, “San Nicola”, “Madonnella” (inclusi Iapigia e Mungivacca), “Oriente” (compresi San Pasquale, Carrassi e Picone), e “Libertà” (comprendenti, oltre all’omonimo, anche Marconi, San Girolamo, Fesca e Stanic). E una ulteriore delibera consiliare dell’11 marzo 1964, n. 253, costituì un nuovo quartiere residenziale denominato “San Paolo”.

Ancora con le deliberazioni n. 488 e 489 del 24 e 26 gennaio 1970, il Comune di Bari, equiparò i quartieri ai rioni, stabilendo un nuovo ordinamento che prevedeva 17 rioni: San Nicola, Murat, Madonnella, Libertà, Iapigia, San Pasquale, Carrassi, Picone, Stanic, Marconi-San Girolamo-Fesca, San Paolo, Palese Macchie, Santo Spirito, Carbonara, Ceglie del Campo, Loseto e Torre a Mare.
I cinque Municipi di Bari

Dopo un decennio circa, con provvedimento n. 609 del 28 luglio 1979, i predetti rioni furono nuovamente accorpati in circoscrizioni amministrative ai quali fu data una numerazione romana; I - Santo Spirito - Palese Macchie; II - San Paolo - Stanic; III - Picone; IV Loseto - Ceglie - Carbonara; V - Torre a Mare - Japigia; VI - Carrassi - San Pasquale; VII - Madonnella; VIII - Marconi San Girolamo - Fesca - Libertà; IX -San Nicola - Murat.

Le notizie suddette sono state riprese dal volume di Vito A. Melchiorre “Bari” (Mario Adda Editore, Bari 1987).

Attualmente la situazione è nuovamente cambiata, come da delibera comunale del 24 marzo 2014, n. 5, che istituisce i “Municipi”, quali enti territoriali sub-comunali con accentuata forma organizzativa e funzionale, per cui la situazione attuale è la seguente:

1 – Murat, San Nicola, Libertà, Madonnella, Japigia, Torre a Mare;

2 - Poggiofranco, Picone, Carrassi, San Pasquale, Mungivacca;

3 - San Paolo, Stanic, Marconi, San Girolamo, Fesca, Villaggio del Lavoratore;

4 - Carbonara, Ceglie, Loseto;

5 - Palese, Santo Spirito, Catino, San Pio.

Per l’ex sindaco (Emiliano), questa delibera “predispone Bari a diventare città metropolitana”, ma i cittadini che utilità hanno da questo mutare continuo dell’assetto territoriale?



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