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La coalizione internazionale ha attaccato anche ieri notte postazioni dell'Isis vicino alla città curda di Ain al-Arab in Siria.
+ ISIS DECAPITA OSTAGGIO FRANCESE
Intanto si è tenuto a New York l'annunciato vertice tra il presidente americano e i rappresentanti dei 5 Paesi arabi che hanno preso parte alla prima ondata di raid aerei in Siria.
Durante l'incontro - organizzato dal segretario di Stato Usa John Kerry a margine dell'Assemblea generale dell'Onu - Barack Obama ha ringraziato Arabia Saudita, Emirati Arabi, Giordania, Barhein e Qatar per il loro sostegno alla lotta contro l'Isis.
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''Non intendiamo inviare truppe americane a occupare terre straniere'', ha affermato Obama, sottolineando che gli Stati Uniti ''lavoreranno con un'ampia coalizione per smantellare questa rete della morte'', ovvero l'Isis.
"Nessun Dio perdona questo terrore. Non si puo' ragionare, non si puo' negoziare con questo marchio del male", ha detto il presidente Usa. "L'unico linguaggio - ha proseguito - che questi terroristi capiscono e' il linguaggio della forza. Gli Usa lavoreranno con una coalizione allargata per smantellare questa rete della morte".
Il mondo e le comunita' musulmane respingano con forza l'ideologia di Al Qaida e dell'Isis. E' in sostanza l'appello del presidente americano, che si è rivolto direttamente ai giovani musulmani, invitandoli a rispettare e onorare la tradizione dell'islam, ovvero l'istruzione, l'innovazione e la dignita' della vita.
Obama, dal podio dell'Assemblea Onu, ha lanciato un appello anche all'Iran: "Non lasciate che passi questa opportunita' storica"." Possiamo raggiungere una soluzione che soddisfi il vostro bisogno di energia e rassicuri il mondo che il vostro programma nucleare e' di pace".