'E' come ai tempi dei nazisti', nuova protesta di Fatì al Cie di Bari

BARI - Il filo che teneva cucite le sue labbra da dieci giorni si è ormai staccato. Fatì, il tunisino che ha scelto quella forma di protesta nel Centro identificazione ed espulsione (Cie) di Bari, ha deciso di affidare all'ANSA quello che definisce il suo "ultimo appello: sono ormai un cadavere - dice al telefono - fatemi uscire da qui". Fatì è comunque ancora in sciopero della fame da 13 giorni.

"Qui - prosegue il tunisino - è come ai tempi dei nazisti".