Schittulli: ecco la “sanità migliore” di Vendola. Dopo 10 anni, la peggiore in Italia

BARI - «Quanto emerso ieri dalle parole del Ministro Beatrice Lorenzin sulla situazione sanitaria in Puglia è, per me, davvero mortificante. In primis da cittadino, ma anche da medico. La Lorenzin ha perfettamente ragione avendo avuto nei confronti della Regione Puglia un più che disponibile benevolo atteggiamento. Si tratta di un’autentica vergogna che ancora una volta ricade sui pugliesi per una scellerata gestione della sanità ad opera del governo Vendola, a maggioranza PD e che riporta la Puglia tristemente agli "onori"della cronaca. Di fatto, però, tale deficitaria gestione è ben nota non soltanto tra gli addetti ai lavori, medici e operatori socio-sanitari, ma soprattutto ai cittadini, su cui si abbatte quotidianamente l’inefficienza di un sistema al collasso.

Un sistema in default, caratterizzato da spreco di denaro pubblico, dal faticoso smaltimento delle lunghe liste d’attesa, da una burocrazia farraginosa, dalla scarsa disponibilità di assistenza verso l’ammalato (basti pensare all’acceleratore lineare dell’Oncologico di Bari o al caso di Angela che, malata di tumore al cervello e incinta, fu costretta ad esser curata in Grecia per le mancate autorizzazioni da parte della regione Puglia ad utilizzare il “Cyber Knife”, sistema robotizzato di radiochirurgia, in dotazione alla Mater dei Hospital di Bari, ed è tornata a vivere con suo figlio in Campania.)

Ora, il governatore Vendola sostiene di «aver dovuto fare la guerra alla maggioranza» per il dimezzamento della Asl e “sfida” il PD (di cui segretario regionale è Michele Emiliano dal 2007 e non certamente, come lui sostiene, da un anno) a produrre proposte che portino risparmi. Ma il governatore Vendola può non considerare che la carente gestione del sistema sanitario pugliese è da imputarsi a logiche interne di spartizione politico-partitiche delle poltrone che ha portato, per esempio, all’alternarsi di ben 5 assessori alla sanità del Partito Democratico in sei anni? E cosa mai potrà cambiare l’aspirante successore di Vendola, Michele Emiliano, che da segretario regionale pluriennale del PD ha contribuito quindi attivamente a far precipitare nel baratro il nostro sistema sanitario, precipitando sanitariamente anche la città capoluogo di regione che lui ha governato per 10 anni?

La Puglia fanalino di coda nella sanità: questo l’unico dato certo, nonostante le eccellenze e il senso di abnegazione da parte degli operatori socio-sanitari, mortificati dallo scempio di una soffocante demagogia partitica a danno esclusivo del cittadino. Ben altro rispetto a quanto decantato, fino ad oggi, e alle poetiche promesse di un sistema sanitario efficiente, per una Puglia migliore!».
Questo, quanto riportato da Schittulli sul suo blog francescoschittulli.it.

Posta un commento

Nuova Vecchia

Modulo di contatto