Schittulli, 'La sanità al servizio della politica'

BARI - «Anche oggi dalle pagine di cronaca regionale emerge un quadro davvero deprimente e vergognoso del sistema sanitario pugliese, intrappolato in una diatriba politico-amministrativa tutta interna al centrosinistra. Tante le incognite che attanagliano la sanità pugliese a giudicare dagli ultimi atti varati dalla giunta regionale e che imballano la maggioranza, divisa da spaccature interne, che si acuiscono maggiormente in vista delle Regionali. Il taglio delle unità di emergenza e dei 118, il riordino ospedaliero (che prevede per alcune ASL l’aumento dei posti letto, tagli per altre), la riduzione della spesa annuale per il personale (allarme lanciato da Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità ) e, dulcis in fundo, le nomine dei manager ASL (promossi ad eccezione del manager della ASL di Bari) o la remota possibilità di commissariamenti, fanno della sanità pugliese un sistema allo sbando. Perché, e consentitemi questa evidente considerazione, è un sistema al servizio della politica, non dei cittadini. Si tratta, infatti di scelte strategiche cruciali non solo per determinare ma incidere pesantemente sul risultato delle primarie del 30 novembre, che porteranno all’elezione del candidato - di centrosinistra - alla Presidenza della Regione Puglia. Sembra quasi che si agisca in modo conveniente, studiando attentamente le carte a disposizione, per giocare senza azzardare troppo … e garantirsi la posta in gioco. La vittoria alle Primarie. Una sanità senza dubbio malata. A farne le spese? I pugliesi, ovviamente».
Così Francesco Schittulli nel suo blog francescoschittulli.it.

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