Bari, la disfatta allo Scida costa la panchina a Mister Mangia
TOP: NESSUNO
FLOP: TUTTI
Una squadra scesa in campo con poca cattiveria e senza motivazioni. E' la sintesi perfetta della gara di Domenica allo "Scida" di Crotone, che conferma l'ennesimo periodo negativo dei galletti. La terza sconfitta consecutiva, con numeri raccapriccianti. Dalla gara interna con il Pescara il Bari non riesce a far gol; mentre il passivo delle ultime tre gare ha toccato quota sette (con una media di due reti a partita). La matematica non è un'opinione e i numeri costano caro all'alunno Mangia, rimandato all'esame Crotone.
L'ultima chance di un progetto tecnico che è sempre stentato a decollare e che, ora più che mai, sta diventando la causa di tutti i mali. Nel calcio, però, a farne le spese sono sempre gli allenatori. Ma la responsabilità , oltre che del tecnico brianzolo, è riconducibile a tutti i vertici societari: dal presidente Paparesta, al direttore sportivo Antonelli; passando per il tecnico. Nel giro di pochi mesi è stato spazzato via il gioiellino che ci ha fatto sognare lo scorso anno. La macchina da guerra si è improvvisamente tramutata in brutto anatroccolo. I mali di questa squadra però nascono da lontano, non solo da come vengono disposti in campo i galletti.
Il prossimo allenatore, presumibilmente Davide Nicola, dovrà lavorare soprattutto sulle motivazioni, oltre che sull'aspetto tattico, per portare i biancorossi lontani dai bassifondi della classifica. Eppure la partita si poteva sbloccare nella ripresa, quando Caputo ha avuto tra i piedi l'occasione per portare in vantaggio gli ospiti.
Il Bari accusa il colpo e, come si suol dire in questi casi, "a gol mangiato, gol subito". Al '20 Ciano porta in vantaggio i calabresi, dopo l'ennesimo strafalcione difensivo. Nel secondo tempo il Bari crolla psicologicamente ed i padroni di casa prendono il sopravvento. Prima De Giorgio, poi Maiello, assist-man del raddoppio crotonese, fissano il risultato sul 3-0 portando i biancorossi ad un punto dalla zona rossa. Bari, rialza la cresta!
FLOP: TUTTI
Una squadra scesa in campo con poca cattiveria e senza motivazioni. E' la sintesi perfetta della gara di Domenica allo "Scida" di Crotone, che conferma l'ennesimo periodo negativo dei galletti. La terza sconfitta consecutiva, con numeri raccapriccianti. Dalla gara interna con il Pescara il Bari non riesce a far gol; mentre il passivo delle ultime tre gare ha toccato quota sette (con una media di due reti a partita). La matematica non è un'opinione e i numeri costano caro all'alunno Mangia, rimandato all'esame Crotone.
L'ultima chance di un progetto tecnico che è sempre stentato a decollare e che, ora più che mai, sta diventando la causa di tutti i mali. Nel calcio, però, a farne le spese sono sempre gli allenatori. Ma la responsabilità , oltre che del tecnico brianzolo, è riconducibile a tutti i vertici societari: dal presidente Paparesta, al direttore sportivo Antonelli; passando per il tecnico. Nel giro di pochi mesi è stato spazzato via il gioiellino che ci ha fatto sognare lo scorso anno. La macchina da guerra si è improvvisamente tramutata in brutto anatroccolo. I mali di questa squadra però nascono da lontano, non solo da come vengono disposti in campo i galletti.
Il prossimo allenatore, presumibilmente Davide Nicola, dovrà lavorare soprattutto sulle motivazioni, oltre che sull'aspetto tattico, per portare i biancorossi lontani dai bassifondi della classifica. Eppure la partita si poteva sbloccare nella ripresa, quando Caputo ha avuto tra i piedi l'occasione per portare in vantaggio gli ospiti.
Il Bari accusa il colpo e, come si suol dire in questi casi, "a gol mangiato, gol subito". Al '20 Ciano porta in vantaggio i calabresi, dopo l'ennesimo strafalcione difensivo. Nel secondo tempo il Bari crolla psicologicamente ed i padroni di casa prendono il sopravvento. Prima De Giorgio, poi Maiello, assist-man del raddoppio crotonese, fissano il risultato sul 3-0 portando i biancorossi ad un punto dalla zona rossa. Bari, rialza la cresta!
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