Cupola romana, il Questore: 'No criminali potenti'

"Sono convinto che queste operazioni fanno bene a tutti. Ho sentito dire in qualche intervista che si parla di criminali potenti. Ma non ci sono criminali potenti e gli arresti lo dimostrano al di la' di ogni dubbio". A riferirlo il questore di Roma, Nicolo' D'Angelo, in merito all'inchiesta della Procura della Capitale che ha sgominato un'organizzazione di tipo mafioso capeggiata dall'ex Nar, Massimo Carminati.

"Non sono stupito da questa inchiesta e da questi arresti - ha spiegato il questore D'Angelo, incontrando questa mattina i giornalisti nel corso del tradizionale scambio di auguri per le festivita' natalizie - la maggior parte degli arrestati sono personaggi ben noti. Ricordo che sul finire degli anni '80 Roma aveva attraversato un periodo molto piu' difficile di adesso. Era interessata dal terrorismo di destra e di sinistra, dalla banda della Magliana, e avevamo una situazione estremamente difficile su tutto il territorio".

"Gia' a suo tempo - ha proseguito Nicolo' D'Angelo - una delle peculiarita' della criminalita' e la forte capacita' di penetrazione nel tessuto collettivo della societa' poiche' Roma e' una grande piazza di riciclaggio dove si svolge una grossa fetta dell'attivita' economica italiana. All'epoca c'era sicuramente un comportamento classico da organizzazione criminale di stampo mafioso poiche' tutti i reati della banda della Magliana portavano a quello. Purtroppo, anche se le tendenze si rispettano anche se non le condivido, non venne riconosciuto il 416 bis".