Loris, il vescovo ai funerali: 'Non si può uccidere un bimbo'
RAGUSA -- "Le morti non sono tutte uguali. C'e' chi muore dopo un lungo percorso di vita e chiude cosi' serenamente il proprio cammino perche' e' arrivato al capolinea. C'e' chi muore, bambino giovane o adulto, perche' aggredito da una prepotente e impietosa malattia. Ma un bambino no. Un bambino non puo' morire perche' un altro essere umano si e' arrogato il diritto inesistente di togliergli la vita. Come si puo' uccidere un bambino? Solo un folle, un pericoloso folle, puo' compiere un tale gesto. Un folle che deve essere fermato". Così il vescovo di Ragusa Paolo Urso, nella chiesa San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina, durante l'omelia per i funerali del piccolo Loris Stival. Per il suo omicidio la madre e' reclusa nel carcere di Catania e non ha preso parte alle esequie.
Questo pomeriggio, alle 15, si sono tenute le esequie del piccolo Loris Andrea Stival, il bimbo, secondo la procura ragusana, e' stato ucciso dalla madre Veronica Panarello, reclusa nel carcere di Catania. I funerali saranno celebrati dal vescovo di Ragusa Paolo Urso.
Il rito e' stato preceduto da un corteo di compagni di scuola e insegnanti del piccolo.
"Il mio assistito in questo momento non ha intenzione di andare a Catania in carcere a trovare la moglie. E' interessato solo a capire come sono andati i fatti realmente e ha fiducia nel lavoro degli inquirenti". A parlare e' l'avvocato Daniele Scrofani che assiste Davide Stival, padre del piccolo Loris, ucciso il 29 novembre secondo la procura dalla madre Veronica Panarello, detenuta nel carcere di Catania.
Oggi pomeriggio si svolgeranno i funerali del piccolo a Santa Croce Camerina. Davide Stival, che ha fatto sapere che si costituira' parte civile al processo, e' descritto dall'avvocato come "una persona genuina, con la testa sulle spalle e che sta reagendo in maniera solida".